Il dopopartita

«Chi vorrei in finale? L’importante è che non ci sarà lo Young Boys»

La storia d'amore fra Mattia Croci-Torti e la Coppa Svizzera continua: «Vincere così tante partite da dentro o fuori è qualcosa di incredibile sotto l’aspetto mentale e nervoso»
© KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Giacomo Notari
27.04.2024 23:34

La storia d’amore tra Mattia Croci-Torti e la Coppa Svizzera continua. Per la terza volta in tre stagioni, la sua squadra ha staccato il biglietto per la finale: «Ed è un motivo di orgoglio» ha dichiarato il «Crus» nella pancia del Tourbillon. «Vincere così tante partite da dentro o fuori è qualcosa di incredibile sotto l’aspetto mentale e nervoso. Devo solo fare i complimenti ai miei ragazzi per l’ennesima volta, perché con la testa sono stati presenti fino alla fine». 

I bianconeri sono passati in vantaggio a ridosso della pausa con un eurogol di Cimignani, e hanno poi raddoppiato i conti su rigore al 51’ con Celar. Due reti che, di fatto, hanno chiuso i conti. Fino ad allora, però, la contesa era stata parecchio complicata per il Lugano. «Ma non ci siamo lasciati andare nonostante il Sion abbia iniziato la partita nettamente meglio di noi» ha sottolineato Mattia Croci-Torti. «D’altronde sapevamo che la partita sarebbe stata questa. Quando arrivi al Tourbillon si sa che loro durante i primi minuti vanno a tremila. Erano d’altronde nove anni che non avevano il tutto esaurito ed è normale che abbiano spinto come dei dannati. La loro pressione è stata incredibile nei primi minuti, però le partite durano novanta minuta e bisonga saperle giocare fino alla fine. La ricetta è stata questa: sapere cosa poteva succedere e non andare in panico». 

Dopo il raddoppio di Zan Celar, già autore di un splendido assist di esterno sulla prima rete bianconera, Saipi e compagni non hanno infatti più tremato, fatta eccezione per l’intervento del portiere del Lugano al 73’ su Sorgic. A saltare fuori, un’altra volta, è stata quindi la capacità della squadra di Mattia Croci-Torti di saper gestire la partita sull’arco dei novanta minuti. «Però, se vogliamo vincere la finale, dovremo iniziarla meglio» ha osservato il «Crus». A proposito di finale, in programma il 2 giugno prossimo al Wankdorf, l’avversaria sarà la vincente dell’altra semifinale tra Winterthur e Servette. Che preferenza ha Mattia Croci-Torti? «L’importante era non trovare lo Young Boys, perché si gioca sul sintetico» ha risposto in modo pragmatico l’allenatore bianconero. «Sia Servette che Winterthur hanno fatto cose incredibili durante questa stagione, quindi sarà sicuramente una sfida da 50-50».

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