UNIA risponde alle 10 domande

Per le sezioni locali del sindacato il caso è chiuso
Red. Online
28.07.2009 09:59

BELLINZONA- I comitati del sindacato UNIA Ticino e Moesa e della sezione di Bellinzona, riunitisi venerdì e ieri, hanno risposto alle 10 domande sull'esclusione di Gianni Frizzo poste dal Comitato di sciopero delle Officine FFS. Dopo una lunga premessa nella quale in estrema sintesi si accusa Frizzo di non aver voluto contattare Saverio Lurati per preparare l'assemblea di Biasca, si torna sulla questione delle "indicazioni di voto", gli ormai famosi facsimili: "I lavoratori associati alla sezione di Bellinzona, candidati e non al comitato, hanno richiesto la lista dei candidati al comitato. La stessa è stata preparata dal segretariato di Bellinzona, in modo tale da non poter essere confusa con la scheda di voto ufficiale ed apponendo la scritta fasimile". Si aggiunge anche che "dopo verifica dei facsimili lasciati sui tavoli dai delegati alla fine dell'assemblea, risulta che esistevano differenti raccomandazioni di voto". Ritenendo definitivamente chiarita la questione, i due comitati si augurano che ora "le risorse disponibili possano essere concentrate a favore della soluzione dei molti problemi presenti sul nostro territorio" e lanciano un appello alla collaborazione ed all'impegno sindacale.