Micio, Fido e il 1. agosto

La festa nazionale è, per loro, un momento di stress
Red. Online
27.07.2009 19:00

I fuochi d'artificio e i falò del 1. agosto divertono gli esseri umani, ma per gli animali è tutt'altra cosa: lo scoppio di mortaretti e razzi genera paura e sovente terrore, causando veri e propri traumi. È quanto ricorda la Protezione svizzera degli animali (PSA), che invita alla prudenza e alla moderazione, rinunciando per esempio ad accendere i petardi prima e dopo la Festa nazionale. Approfittando della disponibilità del presidente dell'Ordine dei veterinari del Cantone Ticino, dr. Michele Mazzi, gli abbiamo sottoposto alcune domande.

Dottore, chi si spaventa maggiormente: i cani o i gatti e perché?

"Si spaventano entrambi. Il motivo è semplice: cani e gatti hanno un udito molto più sensibile del nostro. Basti pensare a quante volte li vediamo agitarsi 'solo' per il suono delle campane o al passaggio di un'autoambulanza. Moltissimi cani, poi, con gli anni sviluppano una forte paura che spesso degenera in panico per i rumori generati dai tuoni dei temporali e da fuochi d'artificio. Anche i gatti soffrono di questi problemi, ma manifestano in maniera molto più composta la loro paura semplicemente trovandosi un angolino tranquillo e riparato dove rifugiarsi".

Ci sono sistemi per evitare crisi di panico in casa?

"Innanzitutto si deve evitare di esporre gli animali domestici, ma i cani in particolare, a festeggiamenti con fuochi pirotecnici. Se questi si svolgono molto vicino a casa è opportuno valutare se spostarsi in una zona più tranquilla (molte persone si recano all'estero la sera del 1 agosto). In casa è utile organizzare un locale tranquillo tenendo presente che i cani di regola amano stare con i loro padroni in queste situazioni. Un pochino di musica o una radio accesa possono contribuire ad attenuare il panico generato dai botti. Per i cani che veramente hanno crisi di panico si possono utilizzare medicamenti o prodotti naturali con effetto sedativo e tranquillante".

Trovate l'intervista completa sul giornale.