Honduras, il giorno del ritorno

Zelaya sta tornando e Micheletti ha deciso il coprifuoco
Red. Online
24.07.2009 06:57

ASUNCIÓN-TEGUCIGALPA - Manuel Zelaya è in marcia da Managua verso la frontiera del Nicaragua con l'Honduras: lo ha confermato una diplomatica venezuelana, precisando che nel suo viaggio per rientrare in patria il presidente deposto è accompagnato «dal presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, e dal ministro degli esteri di Caracas, Nicolas Maduro». «Ho parlato poco fa con Maduro, il quale ha confermato che il dialogo è finito», ha precisato Isabel Delgado, coordinatrice di Caracas presso il Mercosur, riferendosi alla mediazione tra le due parti promossa dal presidente del Costa Rica, Oscar Arias.

Il governo de facto dell'Honduras, presieduto da Roberto Micheletti, ha dichiarato oggi il coprifuoco sulla frontiera del suo paese con il Nicaragua, dove si stanno concentrando i manifestanti che intendono accogliere il presidente costituzionale, Manuel Zelaya. In un comunicato ufficiale, la presidenza ha annunciato che il coprifuoco nelle regioni di confine durerà dalle 18.00 di giovedì 23 (00.00 Gmt) alle 6 del mattino di venerdì 24 (12.00 Gmt), e nel resto del paese dalla mezzanotte di giovedì (6.00 Gmt) alle 4.30 del mattino di venerdì (10.30 Gmt).

Lungo il confine -sopratutto nella zona di Manos- si stanno concentrando i sostenitori di Zelaya, pronti ad accoglierlo. Molti di essi, secondo Salvador Zuniga, dirigente del Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari ed Indigene, non sono potuti arrivare alla frontiera perché i militari gliel'hanno impedito. Zelaya, da parte sua, ha detto che auspica che «quando le forze armate vedranno che si tratta del loro presidente, abbasseranno le armi e si sottometteranno all'autorità designata dal popolo». «Che abbassino i fucili per rialzare la democrazia», ha aggiunto il presidente honduregno.