Nuovi confini per il Sudan

"Obiettivo: far tacere le armi", ci dice Reick Machar
Ats
22.07.2009 12:39

BRUXELLES - La Corte permanente d'arbitrato dell'Aja ha ridefinito oggi i confini della regione petrolifera dell'Abyei nel Sudan centrale, modificando le frontiere a nord e ad est. Alla Corte internazionale erano ricorsi nel 2008, grazie alla mediazione dell'Onu, il governo di Khartoum e le autorità della regione autonoma del sud Sudan (gli ex ribelli del Movimento popolare di liberazione).

Nel maggio 2008 la città di Abyei, una zona ricchissima di petrolio, era stata teatro di gravi scontri tra gli eserciti del Nord, musulmano e prevalentemente arabo, e quello del Sud, di popolazione animista e cristiana. Il conflitto aveva fatto un centinaio di morti, mentre migliaia di persone erano state costrette ad abbandonare le loro case.

Alla vigilia della decisione odierna, il CdT ha avuto l?occasione di incontrare proprio il vicepresidente del sud Sudan, Reick Machar, uno dei protagonisti dell?accordo di pace del 2005 e tra i leader delle milizie armate del Sud che hanno portato all?autonomia di Juba. Nell'intervista, che trovate integralmente nell'edizione cartacea, Machar definisce la decisione "l?ultima tappa di un lungo negoziato condotto dal 2005", smentendo le notizie riguardanti mobilitazioni di truppe in funzione del verdetto. In merito all'operato del suo Governo, "il primo obiettivo era di far tacere le armi, ed è stato raggiunto".