Camionisti schiacciati dalla crisi

ASTAG chiede alla Confederazione meno tasse e controlli
Red. Online
22.07.2009 11:49

BERNA - Sollecita l'intervento rapido del Governo federale e presenta un pacchetto di 12 misure da introdurre in tempi brevi. L'Associazione svizzera degli autotrasportatori (ASTAG) che raggruppa 4739 imprese chiede, in particolare: la riduzione del 20% della tassa sui mezzi pesanti di 28 tonnellate, un numero inferiore di controlli dei gas di scarico e dei veicoli in generale. Secondo l'ASTAG - che ha tenuto una conferenza stampa a Berna - la crisi economica si fa sentire sugli autotrasportatori in modo drammatico, soprattutto nei trasporti internazionali. I motivi vanno ricercati nell'estensione dell'UE ai Paesi dell'Est. Le commesse, dice l'ASTAG, sono diminuite quasi del 60%.

La situazione non è molto migliore per quel che concerne i trasporti interni alla Svizzera. Il presidente dell'Associazione, Adrian Amstutz (consigliere nazionale Udc/Be), non ha esitato a parlare di "aziende con le spalle al muro" e di: casi di fallimento, disoccupazione parziale e licenziamenti in costante crescita. Basti pensare che i disoccupati del settore erano circa 3000 nel giugno del 2008 e sono, nel giugno 2009, 4500. Inoltre la messa in circolazione di nuovi veicoli è diminuita del 14%, mentre la creazione di nuove imprese è scesa da 442 (2008) a 366 (2009).

"Il trasporto stradale - ha precisato Amstutz - è essenziale per l'economia elvetica: il 91% delle merci viaggia su strada. Un'economia senza trasporto stradale è semplicemente impensabile».