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Proteste nei campus statunitensi, «almeno 2.000 arresti»

Lo riporta l'AP sul suo sito, sottolineando che a Ucla, in California, ci sono stati 200 fermi – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Proteste nei campus statunitensi, «almeno 2.000 arresti»
Red. Online
02.05.2024 06:00
22:51
22:51
Nuova occupazione, Sciences Po chiude la sede di Parigi

La direzione di Sciences Po ha annunciato la chiusura domani della sua sede principale a Parigi a causa di una nuova occupazione da parte degli studenti mobilitati per la causa palestinese. «A seguito del voto sull'occupazione studentesca, gli edifici in 25, 27, 30, rue Saint-Guillaume e 56, rue des Saints-Pères, rimarranno chiusi domani, venerdì 3 maggio. Vi invitiamo a continuare a lavorare da casa», si legge in un messaggio ai dipendenti inviato dal dipartimento Risorse Umane di Sciences Po. 

22:32
22:32
La Turchia conferma: «Sospesi i rapporti commerciali con Israele»

La Turchia ha sospeso a partire da oggi le sue relazioni commerciali con Israele. Lo ha annunciato il ministero del Commercio turco, dopo che nelle scorse ore la notizia era già stata diffusa dall'agenzia Bloomberg citando fonti di Ankara.

«Le esportazioni e importazioni nei confronti di Israele sono state sospese», ha affermato il ministero in un comunicato, precisando che «la Turchia applicherà queste nuove misure (...) fino a quando il governo israeliano non autorizzerà un flusso ininterrotto di aiuti umanitari a Gaza».

22:26
22:26
Premio Unesco per la libertà di stampa ai giornalisti palestinesi

L'Unesco ha assegnato il premio mondiale per la libertà di stampa a tutti i giornalisti palestinesi che seguono la guerra a Gaza, dove Israele sta combattendo contro Hamas da oltre sei mesi. «In questi tempi di oscurità e disperazione, desideriamo condividere un forte messaggio di solidarietà e riconoscimento ai giornalisti palestinesi che stanno coprendo questa crisi in circostanze così drammatiche», ha dichiarato Mauricio Weibel, presidente della giuria internazionale di professionisti dei media. 

«Come umanità, abbiamo un enorme debito nei confronti del loro coraggio e del loro impegno per la libertà di espressione» ha detto Weibel. Audrey Azoulay, direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, ha dichiarato che il premio rende «omaggio al coraggio dei giornalisti che affrontano circostanze difficili e pericolose».

Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), con sede a New York, almeno 97 membri della stampa sono stati uccisi dallo scoppio della guerra in ottobre, 92 dei quali erano palestinesi. 

21:04
21:04
«Almeno 2.000 arresti nei campus statunitensi per le proteste pro-Gaza»

Sono almeno 2.000 le persone arrestate nei campus americani nell'ambito delle proteste pro-Gaza. Lo riporta l'Ap sul suo sito, sottolineando che a Ucla, in California, ci sono stati 200 fermi portando il totale a più di 2.000 arresti dalla metà di aprile, da quando polizia è entrata la prima volta nel campus della Columbia.

20:38
20:38
Shlomi Binder nuovo capo dell'intelligence militare di Israele

L'Idf ha annunciato la nomina del generale Shlomi Binder a capo dell'intelligence militare dell'esercito. Binder prende il posto del suo pari grado Aharon Haliva dimessosi dall'incarico lo scorso 22 aprile con l'ammissione di aver «fallito» nel prevenire l'attacco di Hamas del 7 ottobre.

Haliva finora è stato il primo alto esponente della leadership israeliana ad assumersi la responsabilità per quanto accaduto. Al tempo stesso l'Idf ha nominato il generale Avi Bluth capo del Comando centrale. Le due nomine sono state varate dopo un colloquio tra il capo di stato maggiore Herzi Halevi e il ministro della difesa Yoav Gallant.

17:53
17:53
Israele: «Da Erdogan un comportamento da dittatore»

Quello «di Erdogan è un comportamento da dittatore» che ignora «gli accordi internazionali». Lo ha denunciato il ministro degli esteri Israel Katz dopo la decisione di Ankara di bandire ogni scambio commerciale con Israele a causa della guerra a Gaza.

Al tempo steso Katz ha incaricato il ministero di «impegnarsi immediatamente con tutte le parti interessate nel governo per creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri Paesi». «Israele - ha aggiunto - emergerà con un'economia forte e audace. Loro perdono noi vinciamo».

17:36
17:36
«La Turchia blocca tutto l'import-export con Israele»

La Turchia ha interrotto tutte le esportazioni e importazioni da e verso Israele a partire da oggi. Lo scrive Bloomberg sul suo sito web citando due funzionari turchi a conoscenza della questione. Ankara - scrive l'agenzia - non ha annunciato formalmente la decisione.

16:53
16:53
Netanyahu: «Faremo il necessario per battere Hamas, anche a Rafah»

«Faremo ciò che è necessario per vincere e sconfiggere il nostro nemico, anche a Rafah». Lo ha detto, secondo una nota del suo ufficio, il premier israeliano Benjamin Netanyahu intervenendo ad una cerimonia in onore dei soldati caduti.

«C'erano e ci sono differenze di opinione dentro di noi - ha aggiunto riferendosi alla diversità di posizioni nel governo - riguardo alle azioni in arene lontane e vicine. Ma alla fine della discussione la decisione è stata presa. Abbiamo agito lì e - ha concluso - agiremo anche qui».

16:38
16:38
Completata la costruzione del molo temporaneo a Gaza

«La costruzione del molo temporaneo a Gaza è stata completata». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

16:26
16:26
Una fonte egiziana: «Risolti punti controversi, resta un nodo da sciogliere»

Nelle trattative indirette al Cairo sul conflitto a Gaza sono stati «risolti diversi punti controversi», anche se resta lo scoglio del cessate il fuoco permanente o meno. Lo ha detto una fonte egiziana al corrente dei negoziati al giornale del Qatar 'Al-Arabi Al-Jadid', ripreso dai media israeliani.

«Sono in corso - ha spiegato - gli sforzi per risolvere la questione principale relativa alla fine della guerra e al cessate il fuoco su cui esiste ancora una controversia».

La stessa fonte ha aggiunto che «nelle ultime ore sono state raggiunte formulazioni soddisfacenti per quanto riguarda il ritiro graduale di Israele da Gaza e il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia». Il sito Ynet ha riferito che Israele stima che la risposta definitiva di Hamas arriverà con ritardo di diversi giorni da quanto previsto.

16:23
16:23
A Ucla oltre cento arresti tra i manifestanti pro Gaza

Oltre cento manifestanti sono stati arrestati sul campus di Ucla e saranno trasportati in una locale prigione. Lo ha detto alla tv locale KCal-Tv il portavoce della California Highway Patrol Luis Quintero.

15:56
15:56
L'ONU: «Ricostruire Gaza costerà tra 30 e 40 miliardi»

Per l'Onu la ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra tra Israele e Hamas, costerà tra i 30 e i 40 miliardi di dollari.

«Le stime del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) per la ricostruzione di tutta la Striscia superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari», ha precisato Abdallah al-Dardari, direttore dell'ufficio regionale per gli Stati arabi dell'agenzia.

«La portata della distruzione è enorme e senza precedenti - ha aggiunto -. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda guerra mondiale».

Il direttore dell'ufficio regionale per gli Stati arabi del Programma di sviluppo dell'Onu ha sottolineato che se la ricostruzione di Gaza dovesse essere portata avanti attraverso il processo tradizionale, «potrebbero volerci decenni, e il popolo palestinese non può permettersi questo lusso».

«È quindi importante agire rapidamente per ricollocare le persone in alloggi dignitosi e riportare le loro vite alla normalità dal punto di vista economico, sociale, sanitario ed educativo. Questa è la nostra massima priorità e deve essere raggiunta entro i primi tre anni successivi alla cessazione delle ostilità», ha detto ancora.

Il funzionario Onu ha stimato in «37 milioni di tonnellate» il totale delle macerie accumulate in seguito ai bombardamenti e alle esplosioni: «Stiamo parlando di una cifra colossale, e questa cifra aumenta ogni giorno. Gli ultimi dati indicano che si sta già avvicinando ai 40 milioni di tonnellate».

Secondo le stime riferite da al-Dardari, «il 72% di tutti gli edifici residenziali sono stati completamente o parzialmente distrutti», e la ricostruzione deve essere «attentamente pianificata, efficiente ed estremamente flessibile, perché non sappiamo come finirà la guerra» e che tipo di governo verrà instaurato nella Striscia.

15:14
15:14
La polizia ha smantellato l'accampamento al campus dell'UCLA

La polizia di Los Angeles ha completamente smantellato l'accampamento all'interno del campus dell'università della California, allestito da manifestanti pro-Gaza. Le immagini mostrate da CNN mostrano gli agenti rimuovere tenda per tenda. Fra i manifestanti ci sono stati decine di arresti.

15:13
15:13
«Estremisti di sinistra terrorizzano campus, dov'è Biden?»

«Estremisti e agitatori di estrema sinistra stanno terrorizzando i campus americani. Una rivoluzione della sinistra radicale sta avvenendo nel nostro paese. Dov'è Joe Biden? Dov'è il governatore Newsom? Il pericolo nel nostro paese viene dalla sinistra, non dalla destra».

Lo afferma Donald Trump riferendosi alle proteste pro-Gaza nelle università americane e in particolare al caso di UCLA, in California, per il quale chiama in causa il governatore Gavin Newsom.

15:00
15:00
Capo di Hamas: «Studiamo la proposta di cessate il fuoco con spirito positivo»

Il capo di Hamas Ismail Haniyeh ha parlato di «spirito positivo del movimento nello studiare la proposta di cessate il fuoco». In una telefonata al capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal, Haniyeh - secondo quanto diffuso dalla fazione su Telegram - ha detto che «la delegazione negoziale del movimento verrà in Egitto il prima possibile per completare le discussioni in corso con l'obiettivo di maturare un accordo che soddisfi le richieste del nostro popolo e fermi l'aggressione».

14:36
14:36
«Decine di manifestanti arrestati nello sgombero all'UCL»

Le troupe della CNN sul sito dell'accampamento dell'UCLA hanno visto decine di manifestanti arrestati dagli agenti della California Highway Patrol.

I manifestanti stavano tentando di rinforzare la barricata mentre la polizia l'ha sfondata. Gli agenti stanno portando i manifestanti detenuti sugli autobus che la polizia ha parcheggiato a circa un miglio dal campus.

Sempre secondo la CNN, un gruppo di agenti è entrato nella Royce Hall dell'università per raggiungere l'accampamento dei manifestanti pro-Palestina. L'emittente tv sostiene di aver visto membri delle forze dell'ordine sparare con quelli che sembrano proiettili di gomma.

Ieri pomeriggio 15 persone sono rimaste ferite all'ateneo di Los Angeles durante scontri che hanno coinvolto gruppi di manifestanti filo-palestinesi e filo-israeliani.

11:58
11:58
Unicef: «Inimmaginabile l'impatto della guerra sui bambini a Gaza»

«La guerra a Gaza sta avendo un impatto inimmaginabile sui bambini. A Rafah, una città di bambini, le conseguenze di un'ulteriore escalation potrebbero essere devastanti. Le vite dei bambini devono essere protette. Tutti gli ostaggi devono essere liberati. L'incubo per così tante famiglie deve finire». Lo scrive su X la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.

11:05
11:05
L'Iran annuncia sanzioni contro gli USA e la Gran Bretagna

L'Iran ha annunciato sanzioni contro individui, istituzioni e aziende del settore della Difesa degli Stati Uniti e della Gran Bretagna «in relazione al loro sostegno e finanziamento per le azioni terroristiche del regime sionista di Israele, per la glorificazione e il sostegno del terrorismo e gravi violazioni dei Diritti Umani contro il popolo palestinese e particolarmente la Striscia di Gaza». Lo si apprende da un comunicato del ministero degli Esteri di Teheran, pubblicato dall'agenzia Irna.

La lista delle aziende statunitensi sanzionate comprende The Lockheed Martin Corporation, General Dynamics, Skydio Engineering Company, Chevron Corporation e Kharon Company. Tra gli individui americani sanzionati ci sono Jason Greenblatt, vicepresidente esecutivo e responsabile legale di Donald Trump e della Trump Organization e il suo consigliere su Israele, Michael Rubin, membro dell'American Enterprise Institute, Jason Brodsky, direttore politico di United against Nuclear Iran (Uani), Clifford D. May, fondatore e presidente della FDD, Bryan P. Fenton, generale dell'esercito degli Stati Uniti che ricopre il ruolo di tredicesimo comandante del comando delle operazioni speciali, Brad Cooper, Comandante del Comando Centrale delle Forze Navali degli Stati Uniti e l'amministratore delegato di RTX Corporation, Gregory J. Hayes.

Le istituzioni britanniche sanzionate da Teheran sono la base militare delle Forze aeree della Gran Bretagna a Cipro (Royal Air Force Akrotiri), le forze navali britanniche nel Mar Rosso, Elbit Systems, Parker Meggitt e UK Rafael. La lista degli individui britannici sanzionati dalla Repubblica islamica include Grant Shapps, Segretario di Stato per la Difesa del Regno Unito, James Hockenhull, comandante del comando strategico dell'esercito britannico, Sharon Nesmith, Vice Capo di Stato Maggiore Generale, Paul Raymond Griffiths, Vicecapo di Stato Maggiore Generale, Adrian Bird, Direttore dell'intelligence della difesa dell'esercito britannico, Richard Kemp, comandante della marina reale britannica nel Mar Rosso HMC Richmond, Simon Cloke, comandante della Royal Air Force Akrotiri e Peter Ivans, comandante della marina reale britannica nella HMC Diamond nel Mar Rosso.

10:07
10:07
Wafa: «sei morti in un raid israeliano a Nuseirat»

Sei persone sono state uccise in un bombardamento israeliano sulla città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riporta Wafa. A Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, un palestinese è stato ucciso, e altri sono rimasti feriti, in un bombardamento israeliano sulla zona di Qaa al-Qurain, a sud-est della città di Khan Yunis.

09:35
09:35
«Bandiere della Palestina vietate all'Eurovision»

Le bandiere palestinesi non potranno entrare nella Malmo Arena dove tra meno di una settimana si svolgeranno le semi-finali e la finalissima dell'Eurovision song contest.

L'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l'evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che «possa disturbare il successo dell'evento» non sarà permesso, riferisce il quotidiano svedese Goteborgs Posten. Saranno ammesse solo le bandiere dei Paesi partecipanti all'evento, dunque anche quella d'Israele. Durante la settimana dell'Eurovision sono previste proteste a Malmo contro la guerra a Gaza.

08:12
08:12
Hamas: «Negativi sull'attuale trattativa, ma andiamo avanti»

«La posizione sull'attuale documento negoziale è negativa». Lo ha detto Osama Hamdan, alto rappresentante di Hamas in Libano in una intervista ad una tv locale, ripresa dal New York Times. Hamas ha poi precisato che questo «non vuol dire che i negoziati si siano fermati». «Anche se il gruppo non accetta le attuali proposte israeliane senza modifiche, siamo disposti a continuare a negoziare», ha aggiunto.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Negli Stati Uniti continuano le proteste nei campus contro Israele. Almeno 19 persone sono state arrestate all'Università del Texas, a Dallas, dopo che le forze dell'ordine hanno sgombrato un accampamento di manifestanti filo-palestinesi: lo riporta il Guardian, che cita un canale di notizie locale. Secondo quest'ultimo, non è chiaro se tutti gli arrestati fossero studenti. Almeno 15 persone sono invece rimaste ferite all’Università della California (UCLA) a Los Angeles in seguito a scontri durante una protesta «diventata violenta»: lo ha reso noto il presidente dell'università, Michael Drake, come riportano i media statunitensi. Gli scontri, scrive la Cnn sul suo sito, hanno coinvolto gruppi di manifestanti filo-palestinesi e filo-israeliani. All’Università dell’Arizona, infine, la polizia ha sparato contro i manifestanti filo-palestinesi e filo-israeliani proiettili di gomma e al peperoncino. A renderlo noto è il presidente dell'ateneo, Robert Robbins, come riporta la Cnn.