Il Bitcoin attende ancora l'effetto «halving»

Era tanto atteso perché ritenuto un volano per farlo ancora salire. E invece no: dal «halving» del Bitcoin, l'evento di «dimezzamento» avvenuto lo scorso 20 aprile, la storica criptovaluta ha perso oltre il 13% del suo valore. Anzi, nelle prime ore di contrattazioni di oggi, 1. maggio, il prezzo è scivolato di oltre il 7%, dopo aver registrato la peggiore performance mensile dalla fine del 2022: nel mese di aprile, infatti, il corso del Bitcoin ha perso quasi il 20%, passando a un massimo attorno a quota 72 mila dollari a un minimo poco sotto quota 58 mila dollari. Il perdurare del movimento al ribasso, secondo gli analisti, pone il Bitcoin in un cosiddetto «bear market» (mercato al ribasso) e, come qualcuno inizia a ipotizzare, la criptovaluta starebbe entrando «in una nuova fase». E sul fronte degli ETF, i fondi quotati in Borsa sui cui molti puntano per sostenere il valore del Bitcoin sul lungo termine, che succede? Sull'onda dei ribassi, gli investitori hanno reagito di conseguenza e i dieci maggiori Exchange Traded Funds statunitensi sul Bitcoin stanno affrontando il più grande deflusso settimanale dal loro lancio a gennaio, pari a 496 milioni di dollari, soprattutto a causa del rallentamento dei flussi verso l'iShares Bitcoin Trust di BlackRock, il più grande in termini di partecipazioni, secondo i dati LSEG. La buona notizia invece è che dall'inizio dell'anno il Bitcoin guadagna ancora oltre il 35%, il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Ma che cosa sta succedendo alla blasonata criptovaluta? Semplice: siamo in una fase di probabile «profit taking», cioè la presa di profitto che gli investitori stanno facendo, in particolare quelli che hanno comprato il Bitcoin durante le ultime due fasi ribassiste del 2022 e del 2023, in vista di una decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Al Federal Open Market Committee (FOMC) di oggi la Fed non dovrebbe apportare alcuna modifica ai tassi d'interesse, ma tra gli investitori si sta radicando l'opinione che la banca centrale potrebbe non tagliare affatto i tassi quest'anno, dando un colpo agli asset sensibili ai tassi d'interesse come le criptovalute, le azioni e le obbligazioni dei mercati emergenti o persino le materie prime.

Changpeng Zhao, il fondatore di Binance, la più importante piattaforma di scambio di criptovalute al mondo, è stato condannato a quattro mesi di carcere per aver consentito con le sue decisioni e le sue carenze ai cybercriminali e ai gruppi terroristici di circolare liberamente sulla sua piattaforma. La sentenza è decisamente inferiore ai tre anni chiesti dall'accusa.