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I falsi allarmi sull’energia eolica

Nelle ultime settimane sui social sta circolando un nuovo filone del negazionismo climatico: vediamo insieme di che cosa si tratta
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Facta.News
16.03.2024 18:00

Nelle ultime settimane sui social sta circolando un nuovo filone del negazionismo climatico. Si tratta di un tipo di narrazione disinformativa che muove attacchi infondati alla scienza, al movimento per il clima e alle soluzioni sostenibili per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. 

Nel dettaglio sono stati diffusi contenuti che descrivono le energie rinnovabili, in particolare quella eolica, come problematiche e dannose per l’ambiente stesso. Vediamo alcuni esempi. 

Le pale eoliche non sono riciclabili?

A inizio febbraio sono state pubblicate su X due foto che mostrano centinaia di lamiere dentro a grandi buche che vengono ricoperte con la terra. Secondo chi le ha condivise, le pale eoliche vengono «seppellite sottoterra perché non si possono riciclare, dove vi resteranno per secoli.».

Questa informazione però non è del tutto vera. Le foto mostrano effettivamente delle pale eoliche che vengono seppellite nella discarica di Casper, in Wyoming, negli Stati Uniti, e risalgono al gennaio 2020. Come spiegato da Bloomberg, che ha pubblicato le immagini in un proprio articolo, circa l’85 per cento dei componenti di una turbina eolica – tra cui acciaio, fili di rame, elettronica e ingranaggi – può essere facilmente riciclato o riutilizzato. Ma le pale, che sono in vetroresina, possono essere più difficili da smaltire, e quindi vengono smaltite nelle discariche. 

Come affermato dall’American Clean Power Association (ACP) – l’associazione di categoria del settore eolico –, le pale sono un rifiuto non tossico e sicuro anche se interrato, e rappresentano una piccola percentuale dei rifiuti solidi urbani degli Stati Uniti. Tra l’altro, esistono già diversi modi per riciclare le pale eoliche, anche se al momento questa tecnologia non è stata ancora implementata su larga scala, e ricercatori e aziende del settore eolico hanno iniziato a studiare e creare prototipi di pale più facilmente riciclabili

Oltre 100mila alberi abbattuti per fare posto alle pale eoliche?

A marzo, invece, è iniziato a circolare un post su Facebook secondo cui «la Germania sta abbattendo 120.000 alberi nella bellissima e antica foresta di Reinhardswald… per erigere turbine eoliche di 241 metri». 

Effettivamente esiste un progetto nella foresta di Reinhardswald, nel land tedesco dell’Assia, che prevede la costruzione di turbine eoliche, ma le cifre riportate nel post sono errate e fuorvianti. Infatti, dei 20.000 ettari di terreno forestale, solo 8.2 ettari verrebbero disboscati per la costruzione degli impianti, come previsto dal progetto. Nel complesso, per la sua realizzazione verrebbe coinvolto lo 0,15 per cento dell’area forestale. Thomas Norgall, dell’organizzazione ambientalista Bund für Umwelt und Naturschutz Deutschland (BUND), ha spiegato ai fact-checker tedeschi di Correctiv che la cifra riportata nel post oggetto di analisi è «certamente sbagliata e completamente esagerata». Nella tipica foresta di faggi di Reinhardswald si può ipotizzare una cifra di 150 alberi per ettaro, che si traduce in un numero significativamente inferiore di alberi abbattuti. 

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