Clima

Le emissioni di petrolio e gas dovrebbero calare del 60% al 2030 per rispettare l'Accordo di Parigi

Lo scrive l'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) nel suo rapporto «L'industria del petrolio e del gas nella transizione verso zero emissioni»
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Ats
23.11.2023 15:12

Per essere in linea con l'obiettivo di riduzione di 1,5 gradi di riscaldamento globale le emissioni delle industrie del petrolio e del gas devono scendere del 60% al 2030: lo scrive l'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) nel suo rapporto «L'industria del petrolio e del gas nella transizione verso zero emissioni», diffuso oggi.

Secondo la Iea, «la produzione, trasporto e lavorazione di petrolio e gas costituisce circa il 15% delle emissioni globali di gas serra legate all'energia». Tuttavia, prosegue l'agenzia dell'Ocse, «le società dell'oil & gas al momento rappresentano appena l'1% degli investimenti globali per l'energia pulita, e il 60% di questi viene da appena 4 società».

«L'industria ha investito circa 20 miliardi di dollari in energia pulita nel 2022, grosso modo il 2,5% della sua spesa totale», si legge nel rapporto. Tuttavia, secondo la Iea, «i produttori che punta a mettersi in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi dovrebbero impegnare il 50% della loro spesa in conto capitale verso progetti di energia pulita al 2030».

Il rapporto sostiene anche che «la cattura del carbonio, al momento il cardine delle strategie di molte società per la transizione, non può essere usata per mantenere lo status quo. Limitare la crescita delle temperature a 1,5 gradi richiederebbe la cattura al 2050 di una quantità inconcepibile di Co2, 32 miliardi di tonnellate. La quantità di elettricità per alimentare queste tecnologie sarebbe maggiore dell'intera domanda attuale di elettricità».