L'analisi

Nel 2030 quasi la metà delle emissioni europee arriverà dai trasporti

È il dato principale, pesantissimo, che emerge da uno studio di Transport&Environment: il settore si sta decarbonizzando molto più lentamente rispetto al resto dell'economia
© KEYSTONE / GAETAN BALLY
Red. Online
20.03.2024 09:00

Quanto pesa, in termini di emissioni, il settore dei trasporti in Europa? Tanto, tantissimo. Al punto che, secondo un'analisi dell'organizzazione non governativa Transport&Environment, nel 2030 costituirà quasi la metà delle emissioni di gas serra in Europa. Quasi la metà, proprio così. Le emissioni, nello specifico, sono aumentate di oltre un quarto dal 1990. Di più, lo studio State of European Transport rileva che, laddove le emissioni dell'economia nell'insieme sono in calo, quelle dei trasporti continuano a crescere. Di qui la necessità, per l'Europa, di affrontare al più presto la questione. Altrimenti, addio neutralità carbonica entro il 2050 volendo citare l'obiettivo (ambizioso) della politica.

Dopo aver raggiunto il picco nel 2007, il settore dei trasporti si è decarbonizzato molto più lentamente rispetto al resto dell'economia. Oltre tre volte più lentamente, nel dettaglio. Se le politiche climatiche attuali non dovessero cambiare, il «peso» del settore in termini di emissioni potrebbe raggiungere il 44% entro il 2030. Mentre scriviamo queste righe, la quota è del 29%. In questo momento, le emissioni del settore nell'Unione Europea superano quota 1.000 Mt di C02 equivalente. In sostanza, parliamo delle emissioni totali di Germania e Paesi Bassi messi assieme. Se è vero che difficilmente le emissioni dei trasporti cresceranno, come accaduto nel 2019, è altrettanto vero che in assenza di misure aggiuntive l'Europa non riuscirà a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Così William Todts, direttore esecutivo di Transport&Environment: «La buona notizia è che le emissioni dei trasporti in Europa hanno raggiunto il picco massimo». E ancora: «La cattiva notizia, invece, è che altri settori si stanno decarbonizzando tre volte più velocemente. Nel 2030, quasi la metà delle emissioni del continente proverrà dalla mobilità, che diventa così il figlio problematico degli sforzi europei per il clima. Decarbonizzare il settore il più rapidamente possibile è ora fondamentale, se il continente vuole raggiungere lo zero entro il 2050».

Le auto che bruciano benzina e diesel, evidentemente, sono la fonte principale delle emissioni dei trasporti. Pesano per oltre il 40%. La dipendenza dalle auto è aumentata a partire dagli anni Novanta, grazie alla costruzione di autostrade e alla crescita del parco auto. Solo di recente stiamo iniziando a vedere una riduzione delle emissioni medie delle automobili, grazie all'arrivo sul mercato di un'ondata di veicoli elettrici. Eppure, il mercato e la politica stanno rallentando in questo senso. Le emissioni dell'aviazione, di nuovo, sono raddoppiate negli ultimi 30 anni, più velocemente di qualsiasi altro settore dei trasporti. 

L'analisi, tornando a noi, ha analizzato l'impatto dei regolamenti climatici dell'Unione Europea nell'affrontare le emissioni dei trasporti. Le misure in vigore, leggiamo, nel 2040 ridurranno le emissioni dei trasporti solo del 25% rispetto ai livelli del 1990. Proiettate sul 2050, consentiranno una riduzione «solo» del 62%. Le auto, i furgoni e i camion acquistati tra oggi e la metà del 2030 continueranno a circolare sulle strade europee, bruciando benzina e diesel per gli anni a venire. Gli operatori del trasporto marittimo hanno pochi incentivi ad aumentare l'efficienza operativa mentre non è ancora stato trovato un accordo sulla tassazione delle emissioni. Non finisce qui: la domanda di voli, stimolata dall'aumento della capacità aeroportuale, contrasterà qualsiasi guadagno derivante dall'adozione di carburanti ecologici in questo decennio. A tal proposito, i dati preliminari di Transport& Environment mostrano che, l'anno scorso, le emissioni del trasporto su strada sono diminuite di 8 MtCO2e e quelle del trasporto marittimo di 5 MtCO2e. Una riduzione, tuttavia, vanificata dal continuo rimbalzo e dalla crescita delle emissioni del trasporto aereo, aumentate di 15 MtCO2e.

L'analisi di Transport&Environment ha evidenziato che, oltre alla piena attuazione delle principali politiche di Green Deal, saranno necessari ulteriori sforzi per la completa decarbonizzazione dei trasporti. Sforzi che devono innanzitutto puntare a impedire una nuova (e crescente) domanda di trasporti, bloccando l'espansione della capacità di aeroporti e autostrade ad esempio. Sforzi che, volendo proseguire, devono anche tradursi in obiettivi di vendita di veicoli elettrici ambiziosi e vincolanti. Accompagnati da misure per prevenire la crescita e per affrontare il problema del parco auto esistente, questi obiettivi potrebbero ridurre le emissioni di altri 213 MtCO2e nel 2040. 

La conclusione di Todts: «Auto, camion e furgoni possono essere elettrificati a basso costo con batterie e fonti rinnovabili. Gli aerei e le navi rappresentano invece una sfida più ardua e richiedono un grande sforzo da parte dei fornitori di combustibile per mettere a punto carburanti verdi come l'e-kerosene e l'ammoniaca, oltre a un piano per eliminare le scie dell'aviazione. Porre fine all'espansione di strade e aeroporti renderà il lavoro di decarbonizzazione molto più semplice».

In questo articolo: