Lugano

«Porto le mie sculture a fare una passeggiata al Maghetti»

Dall'11 aprile al 2 maggio esposizione «Tra le sculture di Gabriela Spector», in collaborazione con la Fondazione Giovanni Guastalla – «Fissati nel bronzo una serie di comportamenti e di gesti quotidiani con i quali il pubblico potrà identificarsi»
© Gabriela Spector
Jenny Covelli
11.04.2024 09:06

«Far parlare le sculture tra la gente». È questo l'obiettivo dell'artista Gabriela Spector, nata in Argentina ma ticinese da oltre trent'anni. Le cui sculture saranno esposte, fino al 2 maggio, negli spazi esterni del Quartiere Maghetti.

La mostra – che sarà inaugura alle 18.00 alla presenza dell'artista –, avvia i festeggiamenti del 40. anniversario del Quartiere Maghetti (1984-2024), affiancato dalla Fondazione Giovanni Guastalla.

«Il titolo della mostra, "Tra le sculture di Gabriela Spector", parla da sé», precisa l'artista. «L'idea è di Riccardo Caruso, direttore della Fondazione Maghetti: aveva il desiderio di dare vita al quartiere. Un'idea che a me è piaciuta molto. Porto le mie sculture a fare una passeggiata, vorrei farle parlare tra la gente». E la curiosità non è mancata, già negli scorsi giorni, quando Gabriela Spector ha deciso il percorso, i luoghi in cui collocare e montare le sue opere in bronzo. «Le sensazioni che mi hanno trasmesso, l'interesse che hanno suscitato le mie sculture, è già bello adesso».

Questa sera all'inaugurazione ci sarà la presentazione di Graziano Martignoni. «Io sono un'artista figurativa e la scelte delle opere è legata a un discorso di famiglia, di coppia, di relazioni. Un messaggio che lega anche con il senso del quartiere e con le intenzioni della Fondazione Giovanni Guastalla, attenti alla dimensione della gioventù e della comunità. Si è creata una bella alchimia».

Musica, danza e cinema

Da sempre impegnata nella promozione di giovani artisti, la Fondazione Giovanni Guastalla sostiene gli eventi organizzati dal Quartiere Maghetti. Oltre alla mostra, sono previste tre iniziative gratuite: giovedì 18 aprile alle 18:00, musica Jazz con Matteo Ballabio (piano), Emilio Giovannoni (basso) e Filippo Valli (sax); giovedì 25 aprile alle 18:00, performance di danza con Sophie Annen e Manuela Bernasconi; giovedì 2 maggio alle 18:00, proiezioni al Cinema Iride (il cortometraggio di Pablo Briones e El motoarrebatador di Agustin Toscano).

Tre eventi che «arricchiscono il progetto», aggiunge Spector: «Quando possibile, nel corso del mese, ho intenzione di fare un giro tra le sculture. Anche questo fa parte dell'avventura. Mi nutro molto delle reazioni della gente e sarà un'occasione per fermarmi e capire quello che avviene nel quartiere».

«Si tratta di una scelta di opere di medie dimensioni, presentate in un percorso aperto, che fissa nel bronzo una serie di comportamenti e di gesti quotidiani con i quali il pubblico potrà identificarsi». Durante l’esposizione, i visitatori avranno la possibilità di ascoltare il racconto inedito dal titolo Terremoto, scritto da Claudia Quadri, premio svizzero di letteratura 2015 e 2024, e dedicato al Quartiere Maghetti proprio per questa occasione.

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