Arbedo-Castione, il caso riguarderebbe una sola lista

Il Ministero pubblico attende la segnalazione ufficiale da parte dell’Ufficio cantonale di accertamento e le schede di voto «manipolate» prima di procedere ai dovuti accertamenti. Si è tuttora in questa fase in quello che è subito diventato il caso di Arbedo-Castione. Nel Comune bellinzonese le elezioni sono state annullate in quanto, come comunicato ieri sera dalla Cancelleria dello Stato, sono state riscontrate alcune irregolarità concernenti una cinquantina di schede per il Municipio e di alcune per il Legislativo. Irregolarità che, come abbiamo potuto appurare, riguarderebbero solo una lista. Le preferenze date dai cittadini sarebbero state cancellate. Così come la preferenza data ad alcuni candidati.

La Procura ha subito disposto il sequestro delle schede «incriminate» ed attende di entrarne in possesso per poter partire, come detto, con i necessari approfondimenti. E quindi anche, presumiamo, ascoltando in qualità di persone informate dei fatti chi si trovava ai seggi ad Arbedo-Castione, il personale dell'amministrazione comunale (che si dice sereno e tranquillo) e chi, all’Ufficio cantonale di spoglio a Bellinzona, si è accorto che qualcosa non quadrava. Dopo i dovuti accertamenti, infatti, si è constatato che «le irregolarità consistono in sistematiche manipolazioni delle schede».

Chi è il responsabile? Una sola persona? Per quale motivo lo ha fatto? Tutte domande alle quali toccherà al Ministero pubblico fornire una risposta in tempi relativamente brevi. Così come si è ora in attesa di capire quando si terranno le elezioni; di sicuro non prima che l’inchiesta venga chiusa, alla luce dell’impellenza di fare completa chiarezza di fronte ad un caso che, a memoria, non ricordiamo sia mai capitato in Ticino. Anche stamattina non siamo riusciti a contattare il sindaco Luigi Decarli, il quale è irreperibile (telefonicamente) da ieri.