Cultura

Giuseppe Sala: «Italo Rota ha costruito ponti culturali tra il Ticino e Milano»

Il sindaco di Milano ricorda il grande architetto, attinente di Pura, scomparso sabato scorso: «Un genio che mi è stato vicino durante Expo»
Mattia Sacchi
10.04.2024 22:04

Il silenzio del dolore rotto da un «Viva Italo» che ha fatto scattare un applauso. Forse un colpo di scena che Italo Rota, il grande architetto e scenografo morto lo scorso 6 aprile dopo una lunga malattia, avrebbe probabilmente trovato banale. Ma che ben racconta l'affetto dimostrato questa mattina al suo funerale, al quale hanno partecipato centinaia di persone.

Alla funzione, svoltasi alla chiesa di San Fedele di Milano, erano presenti rappresentanti delle principali istituzioni culturali della città, tra cui La Scala, il Museo del Novecento e la Triennale, dove ieri era stata allestita la camera ardente. Anche membri della Regione Lombardia e della città di Milano hanno voluto omaggiare Rota, in particolare il sindaco Giuseppe Sala il quale, commosso, ha voluto ricordare quello che con il tempo è diventato un amico. «Mi è stato vicino durante l'avvicinamento verso Expo – racconta Sala –. Un momento pieno di sfide dove aver avuto al mio fianco una persona del suo calibro è stato fondamentale. Italo è stato un genio che non solo è riuscito a immaginare la Milano del futuro, ma è stato anche in grado di renderla realtà».

Il sindaco di Milano ha inoltre svelato al Corriere del Ticino come Rota gli abbia più volte rivendicato il suo legame con il Ticino. Milanese di nascita, l'architetto aveva infatti sposato la scenografa ticinese di fama internazionale Margherita Palli e aveva ottenuto anche la nazionalità svizzera, diventando attinente di Pura. Tra i suoi lavori, aveva progettato nel 2003 gli interni per il Casinò di Lugano e curato il primo libro di Mario Botta. 

«Italo aveva quest'anima internazionale che lo ha portato a lavorare in tutto il mondo – spiega il sindaco di Milano –. Ma era quando parlava del Ticino che si poteva percepire chiaramente il suo affetto e l'orgoglio per la terra che lo ha adottato. Ed è per questo che è riuscito a costruire ponti culturali tra Milano e la Svizzera Italiana, mettendo in contatto artisti, esperti e istituzioni. Rapporti fatti di stima e una sincera volontà di creare qualcosa di positivo: l'essenza di quello che è stato Italo Rota».

Correlati