Il personaggio

«Il vero lusso? La natura e lo spirito ticinese: questo ci rende i primi in Svizzera»

Simon Spiller, direttore dell'Eden Roc di Ascona, nominato miglior albergo svizzero: «Anche in questi anni difficili abbiamo investito nel personale: è solo così che poi arrivano i risultati»
Mattia Sacchi
13.06.2023 06:00

Ascona si conferma una delle più importanti mete turistiche svizzere. Non solo secondo una recente indagine del BAK Economics, che ha rilevato dati record per il comune sulle sponde del Verbano, ma anche per la recente classifica pubblicata dalla SonntagsZeitung sui migliori alberghi della Svizzera, che ha visto trionfare le strutture asconesi. In particolare l’Eden Roc, che è riuscito ad occupare la prima posizione dopo 5 anni di dominio del Castello del Sole. Per il 5 stelle di via Albarelle un successo frutto di una visione a lungo termine dove l’eccellenza e il lusso della struttura non mette in secondo piano il valore aggiunto dato dalla componente umana. «Anche la struttura più bella ha un assoluto bisogno di persone autentiche, che mostrino la loro passione e la loro empatia – spiega il direttore generale Simon Spiller -. Non è una frase fatta: sono anni che lavoriamo molto sulla mentalità e il gioco di squadra, per fare in modo che si crei un ambiente familiare in cui ognuno conosce i punti forti ma anche le fragilità dei colleghi per migliorarsi insieme. Siamo convinti che questo atteggiamento propositivo si rifletta poi nei nostri ospiti, creando quel calore umano che fa davvero la differenza».

A far la differenza è stata anche la volontà di investire anche durante anni non facili, tra la pandemia e l’aumento dei costi a causa dei noti problemi geopolitici di quest’ultimo anno e mezzo: «Siamo un 5 stelle – prosegue Spiller -, siamo consapevoli che chi viene a trovarci richiede una certa qualità e attenzione ai dettagli: non possiamo andare al risparmio e offrire meno delle aspettative. Anche nei momenti all’apparenza più complicati è necessario mantenere la forza di guardare le cose a lungo termine: ogni cosa ha i propri cicli e sappiamo che continuare a perseguire l’eccellenza porterà sempre risultati. E il riconoscimento ricevuto recentemente ce lo conferma».

L’eccellenza però a volte va a braccetto con esclusività: lo stereotipo è che la realtà di Ascona sia avulsa dal resto del Cantone. «Non dimentichiamo mai dove siamo, anche perché è la straordinarietà di un territorio come questo la nostra forza. Che rivendichiamo con orgoglio: il Ticino è natura e cibo locale, che infatti proponiamo con iniziative come il Safari del Gusto, nel quale coinvolgiamo realtà locali come le capanne e che ci permettono di promuovere la regione. La nostra struttura accoglie sempre a braccia aperte i tanti ticinesi che vengono per godersi un momento di relax con un cocktail o un pranzo nel nostro bistrot, o anche solo per un caffè a due passi dal lago: ci sentiamo davvero parte integrante del territorio».

Ricordiamo però al general manager dell’Eden Roc che il sito web è solo in inglese e in tedesco… «Vero, ma abbiamo un carattere internazionale nel quale gli ospiti dell’hotel sono principalmente svizzero tedeschi o stranieri, è quindi più pratico mantenere l’inglese e il tedesco per le prenotazioni online. Però tra di noi parliamo in italiano e cerchiamo di mantenere un costante contatto non solo con le istituzioni comunali e cantonali, con le quali collaboriamo con eccellenti risultati nello sviluppo di progetti comuni, ma anche portando la cultura e gli artisti della Svizzera italiana nel nostro hotel, come in queste settimane con Etra, un’esposizione dove è possibile vedere opere della giovane ticinese Maddalena Mora e dell’accademia Dimitri».

Un aspetto culturale che passa anche dal cibo: «Siamo molto orgogliosi dei successi del nostro ristorante La Brezza, che ha conquistato due stelle Michelin e 18 punti Gault&Millau. Merito dell’incredibile lavoro dello chef Marco Campanella, che non solo sta mostrando al mondo il suo talento ma che ha anche avuto la capacità di creare un sistema di lavoro, nel quale ogni membro della brigata riesce a valorizzare le proprie competenze. Una cucina di altissima gastronomia ma che parte dal territorio e dalla sublimazione delle specialità locali. Inoltre da anni facciamo parte del circuito di SaporiTicino, dove grazie alla collaborazione con Dany Stauffacher abbiamo avuto l’onore di ospitare nella nostra cucina alcuni dei più importanti chef mondiali».

Le sfide tuttavia continuano: «Se non ci fosse questa voglia di migliorare sarebbe meglio fermarsi. E poi l’hotellerie è in continuo cambiamento, con la clientela che vuole conoscere sempre di più il territorio e vivere nuove esperienze. Sfide che Ascona, come dimostrano il nostro successo, quello del Castello del Sole ma anche quello dell’Art Hotel Riposo, al quale vanno i nostri complimenti, sa cogliere al meglio».