Sotto la lente

«Unione che non s'ha da fare» tra Brissago e Ronco s/Ascona

Una serie di condivisioni di strutture e servizi fa pensare a un matrimonio tra i Comuni locarnesi, tuttavia il battagliero sindaco del borgo collinare Paolo Senn è categorico: «Finché ci sarò io, resteremo indipendenti»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
13.02.2024 06:00

Prove di matrimonio tra Brissago e Ronco sopra Ascona? Anche no. «Una convivenza, una condivisione di strutture e servizi, ma prima di parlare di nozze tra Ronco e Brissago ce ne corre. Semmai, se proprio dovessimo scegliere il nostro partner guardiamo ad Ascona, di cui peraltro abbiamo già il nome». Il battagliero Paolo Senn, da vent’anni alla guida del borgo collinare con vista lago – e ricandidato con la sua lista Alleanza Ronchese–è piuttosto categorico in merito alle ipotizzabili nozze sulla sponda destra del Verbano. «Siamo per l’autonomia, lavoriamo per consolidare o ampliare le collaborazioni e le sinergie con Brissago e anche con Ascona. Ma finché ci sarò io alla guida del Municipio di Ronco sopra Ascona resteremo un Comune indipendente: il matrimonio con Brissago non s’ha da fare», dice citando i promessi sposi manzoniani. Tant’è che con il suo esecutivo negli scorsi giorni ha licenziato un messaggio, nell’ambito di una richiesta di aggiornamento del Preventivo 2024, che ipotizza ulteriori scenari collaborativi. Interventi decisamente incisivi che però scongiurano lo sbocciare dei fiori d’arancio tra i due Comuni.

Concorso a vuoto

Complice il concorso per il nuovo segretario comunale di Ronco sopra Ascona, conclusosi in ottobre con un nulla di fatto, i due esecutivi hanno commissionato alla società di consulenza Consavis SA «un’analisi approfondita relativa ad una potenziale collaborazione nei settori della gestione dei servizi di distribuzione dell’acqua (compreso l’ipotizzato impianto di captazione idrica dal lago, ndr), dell’amministrazione dei porti comunali e della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti», si legge nel messaggio. Servizi che si vanno ad aggiungere alle sinergie ampiamente collaudate per quanto riguarda la casa anziani, lo stesso acquedotto (in collaborazione con Ascona), le scuole - i bambini di Ronco frequentano gli istituti comunali di Brissago - e la convenzione con la Polizia comunale di Ascona. I consulenti, attraverso singoli colloqui con i rappresentanti dell’Esecutivo, l’attuale segretario comunale e individualmente o a gruppi con i dipendenti comunali, hanno potuto constatare che, in generale, «vi è un’opinione favorevole alla ricerca di nuove soluzioni organizzative anche attraverso sinergie e collaborazioni con il Comune di Brissago». Con una premessa, si sottolinea nel rapporto Consavis: «È fortemente consigliabile procedere a breve con una revisione del Regolamento comunale per estendere le deleghe al Municipio e ai servizi amministrativi allo scopo di adeguarsi alle nuove esigenze di gestione comunale».

I nuovi scenari

Sistemato il Regolamento comunale, i consulenti di Consavis si sono spinti più in là, tracciando il futuro organigramma del Comune di Ronco sopra Ascona che dovrebbe essere implementato dal prossimo 1. maggio e che peraltro ha già ricevuto il via libera dai due esecutivi. L’elemento principale del nuovo organigramma è la condivisione del segretario comunale. «Tramite il concorso abbiamo provato a cercarne uno nuovo, tutto nostro, ma non è semplice trovarlo. Così abbiamo proposto a Brissago, che ha accettato, la condivisione dei suoi due attuali segretari comunali, l’avvocato Giuseppe Cotti e il suo vice Geo Gallotti, che per il 40% lavorerebbero per il nostro comune. L’incarico sarà a tempo determinato, per un anno, periodo che permetterà ai due Municipi di valutare l’efficacia della sperimentazione. Inoltre, questo nuovo organigramma garantisce immediatamente una riorganizzazione dell’amministrazione comunale e la ricerca di ulteriori sinergie a medio-lungo termine in alcuni servizi e settori», conclude Senn. 

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