Estate

Vacanza in Italia, ma quanto mi costi?

Le ferie nella vicina Penisola non sono mai state così care per gli svizzeri: dai voli agli alberghi, passando per l'ombrellone in spiaggia, si calcola che una famiglia spenda circa 800 franchi in più rispetto al 2022
© FABIO MUZZI
Red. Online
08.07.2023 15:01

L'estate, per molti cittadini svizzeri, ticinesi compresi, è sinonimo di Italia. È la meta più vicina: sole, mare e, quantomeno fino a ieri l'altro, prezzi tutto sommato abbordabili. Bei tempi che furono, verrebbe da dire, visto che le vacanze nello Stivale non sono mai state così care. Rispetto al 2022, ad esempio, le tariffe dei voli interni nella Penisola sono aumentate in media del 40%. Di più, come avevamo scritto da inizio anno i prezzi dei biglietti per i voli in partenza dall'Italia sono aumentati del 52%, a fronte di un calo del prezzo del cherosene del 40%. 

Un aumento, quello dei biglietti per i voli, che ha spinto il garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, a chiedere lumi e spiegazioni a sette compagnie aeree, fra cui le low cost Ryanair e easyJet nonché il vettore di bandiera ITA Airways, fresco di passaggio sotto l'egida di Lufthansa. Manco a dirlo, le tratte più care sono quelle per la Sardegna e la Sicilia. Due fra le mete più gettonate.

Pernottamenti, che salasso

Detto dei voli, più o meno tutto il resto ha subito un rincaro. Ne avevamo già parlato, in particolare a livello di pernottamenti. Anche in regioni come la Liguria e la Toscana, facilmente raggiungibili in auto dal Ticino e dal resto della Svizzera, dormire costa di più. Decisamente di più. Secondo quanto comunicato da varie associazioni di consumatori, i pernottamenti in alberghi e pensioni sono aumentati in media del 33% rispetto all'anno precedente. Sono saliti anche i villaggi turistici e i campeggi (20%), per tacere di una prelibatezza popolare come la pizza (15%).

Il Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha affermato che per una vacanza in Italia una famiglia sborserà complessivamente 800 franchi in più rispetto all'anno precedente. Una giornata in spiaggia, per dire, può sfiorare i 100 franchi considerando anche i pasti e il parcheggio. E questo perché sdraio e ombrellone si aggirano sui 30 franchi, con punte clamorose in località alla moda come Gallipoli, in Puglia, dove un posto all'ombra viene venduto anche a 80 franchi. 

Eppure, c'è il pienone

Eppure, i prezzi alti non sembrano dissuadere gli svizzeri e i turisti in generale dal visitare l'Italia. All'inizio della stagione, la nota previsionale Tourism Forecast Summer 2023 di Demoskopika stimava che nell'estate 2023 sarebbero confluiti nella Penisola ben 68 milioni di turisti per quasi 267 milioni di pernottamenti, con una crescita rispettivamente del 4,3% e del 3,2% rispetto al medesimo periodo del 2022. In crescita anche la spesa: 46 miliardi di euro, con un significativo +5,4%.

Si spiega anche così la scelta di alcune regioni, come la Sardegna, di prevedere ingressi contigentati, parcheggi a pagamento, divieti e svariate misure per le proprie spiagge. Il tutto (giustamente) per salvarguardare i litorali sempre più fragili complici l'erosione e la presenza massiccia dell'uomo. La filosofia di alcuni Comuni, sull'isola, si fonda non solo sulla limitazione degli accessi ma anche imponendo diverse norme a tutela dell'ecosistema: vietato fumare, portare plastica in spiaggia, abbandonare i rifiuti, raccogliere sabbia e conchiglie come souvenir della vacanza. Raccogliere sabbia, in Sardegna, è vietato dal 2017.

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