Il commento

Non abbiate paura della bellezza

L'influenza sulla mia vita della cultura italiana e del suo intrinseco senso dell’estetica mi è a lungo sfuggita. Eppure già ai tempi del liceo, ricordo, se un ragazzo non indossava i pantaloni del taglio giusto non lo guardavamo nemmeno
Xenia Tchoumi
21.04.2024 06:00

L'influenza sulla mia vita della cultura italiana e del suo intrinseco senso dell’estetica mi è a lungo sfuggita. Eppure già ai tempi del liceo, ricordo, se un ragazzo non indossava i pantaloni del taglio giusto non lo guardavamo nemmeno.

Riflettendo sulla mia infanzia in Ticino, mi rendo conto che ero all’oscuro della profonda verità insita nelle parole dei turisti sbalorditi che esclamavano: «Vivi in un posto così stupendo!». Fu solo attraverso i miei viaggi, in vacanza o in una nuova città in cui poi mi sono stabilita, che ho davvero compreso l’insaziabile desiderio dell’occhio umano per il piacere estetico.

Oggi una parte significativa del mio lavoro consiste nella creazione di immagini estetiche perfettamente curate. Tuttavia, è stato quando ho iniziato nuovi progetti e mi sono trovata in sale riunioni intellettualmente stimolanti ma visivamente poco attraenti che ho realizzato il mio grande amore dell’estetica.

Considera l’enorme impatto della bellezza durante i momenti di avversità. Nel corso della storia, le persone coinvolte in guerre e turbolenze hanno cercato conforto nella ricerca della bellezza, utilizzando make-up, acconciature elaborate e abiti vibranti, usandoli come un’evasione dalle dure realtà delle loro circostanze.

Rifacendoci alla gerarchia dei bisogni di Maslow, scopriamo che la bellezza occupa una posizione cruciale nelle nostre vite. Sostengo che soddisfare i bisogni estetici significhi sicurezza.

Nella ricerca della bellezza, scopriamo non solo un’indulgenza superficiale, ma una connessione profonda con il nostro bisogno più profondo di sicurezza. Alcuni studi hanno dimostrato attraverso la risonanza magnetica funzionale che la bellezza ci rilassa e aumenta la connettività tra le regioni del cervello, attivando gli stessi circuiti neurali associati all’empatia, alla memoria e all’introspezione.

Alcuni di noi curano meticolosamente i propri feed sui social media, altri trascorrono ore a organizzare gli interni di una casa ordinata, non solo per inviare un messaggio al mondo, ma soprattutto per godere di ciò che vediamo e percepiamo intorno a noi, proprio come faremmo con un’opera d’arte.

Questo è il motivo per cui non ho più paura di «sprecare» tempo per fermarmi e guardare la bellezza intorno a me. E non dovresti averne paura neanche tu.

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