MotoGP

Se Sepang non mente, la Ducati volerà di nuovo

A un mese dall’avvio del campionato, si sono conclusi i test in Malesia, che confermano il dominio delle rosse ufficiali - Bagnaia ritocca il suo record
Il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia, in sella alla sua Ducati sul circuito della Malesia. © Keystone/Fazry Ismail
Maddalena Buila
10.02.2024 06:00

A esattamente un mese dall’inizio del campionato, che si aprirà con la gara in Qatar, facciamo il punto sull’imminente nuova stagione della MotoGP. Di carne al fuoco, dopo i test a Sepang, ce n’è molta. Dalla Malesia sono infatti già arrivate tante risposte agli interrogativi sulla nuova stagione alle porte. Tra le più evidenti e sostanziali, c’è sicuramente il dominio delle Ducati, che - su un circuito che stranamente quest’anno non è stato invaso dai famosi acquazzoni - hanno confermato la loro superiorità. Dopo aver centrato un altro Mondiale l’anno scorso, anche a questo giro le moto da battere paiono essere ancora le rosse ufficiali, che a Sepang hanno letteralmente stracciato la concorrenza. Ottime, infatti, le prestazioni di Jorge Martin ed Enea Bastianini. Ma l’exploit è arrivato con il campione del mondo in carica. Francesco Bagnaia, nel terzo e ultimo giorno di test, ha firmato il miglior crono, che ha fatto anche rima con il nuovo giro veloce del tracciato, in 1’56’’682. Pecco ha dunque limato mezzo secondo al tempo di Bastianini e, soprattutto, ha tolto oltre otto decimi alla sua stessa pole dello scorso anno in Malesia (1’57’’491).

Marquez agguerrito

«Questo tempo è la conseguenza del lavoro fatto. Molte delle novità che abbiamo provato hanno funzionato. Partiamo dunque da Sepang con un’ottima base per riprendere il lavoro in Qatar», ha detto un sorridente Bagnaia. «Sul motore qualcosa si può ancora migliorare, ma la nuova moto in generale è migliorata tanto, soprattutto in frenata». Parole che lasciano poco spazio all’immaginazione. Nel 2024, presumibilmente, i rivali della Desmosedici dovranno sudare le proverbiali sette camicie per reggere il confronto. Bagnaia, e sarebbe strano il contrario, ha però invitato alla calma: «Sui miei avversari posso dire che Martin è veloce, mentre Bastianini l’ho visto davvero carico dopo un’annata difficile. Ma in realtà siamo in tanti a essere forti. Anche Marquez non credo ci metterà molto ad arrivare davanti». Effettivamente, il campione del mondo in carica, farà bene a stare sull’attenti, perché quanto messo in pista a Sepang dallo spagnolo non è stato affatto malvagio. Il fuoriclasse di Cervera ha infatti chiuso la tre giorni in Malesia con il sesto tempo (1’57’’270), convincendo per davvero. Preoccupanti sono stati invece i massaggi che Marquez continuava a ricevere alla sua spalla infortunata. Da segnalare anche l’ottimo lavoro svolto dal rookie Pedro Acosta (Red Bull GasGas Tech3). Per ulteriori conferme o smentite, l’appuntamento è tra una decina di giorni, nella seconda finestra di test in Qatar, il 19 e il 20 febbraio.

In griglia e in calendario

Prima di addentrarci nel calendario di gare, passiamo rapidamente in rassegna i piloti di quest’anno. Tra novità e vecchie conoscenze. In Ducati ufficiale confermati il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia e Enea Bastianini. Così come confermato è anche Jorge Martin sulla rossa Pramac, affiancato da Franco Morbidelli (nuovo). In Ducati Gresini spicca il fuoriclasse spagnolo Marc Marquez, passato al team di Borgo Panigale dopo anni di successi alla Honda, che gareggerà al fianco del fratello Alex, riconfermato. In Ducati VR46 debutta Fabio Di Giannantonio, in pista con il compagno riconfermato Marco Bezzecchi. In Aprilia tutte vecchie conoscenze: Aleix Espargarò, Maverick Viñales, Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Così come entrambi riconfermati sono i piloti della KTM Brad Binder e Jack Miller. Nel team GasGas compare invece il rookie Pedro Acosta, affiancato da Augusto Fernandez (confermato). La Yamaha punta invece ancora su Fabio Quartararo e si affida per la prima volta a Alex Rins. Così come fa la Honda con Luca Marini e Johann Zarco, prolungando al contempo la collaborazione con Joan Mir e Takaaki Nakagami.

Come detto, la stagione prenderà il via il 10 marzo in Qatar, per poi proseguire con le seguenti tappe: Portimao (24 marzo), Austin (14 aprile), Jerez (28 aprile), Le Mans (12 maggio), Montmelò (26 maggio), Mugello (2 giugno), Sokol (16 giugno), Assen (30 giugno), Sachsenring (7 luglio), Silverstone (4 agosto), Red Bull Ring (18 agosto), Aragon (1 settembre), Misano (8 settembre), Buddh (22 settembre), Mandalika (29 settembre), Motegi (6 ottobre), Phillip Island (20 ottobre), Buriram (27 ottobre), Sepang (3 novembre) e Ricardo Tormo (17 novembre). Saltata invece la corsa del 7 aprile sul circuito di Termas de Rio Hondo in Argentina a causa dell’instabile situazione politica ed economica del Paese.

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