Non occorre essere degli psicopatici per compiere atti socialmente o moralmente inaccettabili. È la tesi del saggio Psicologia dell’animo oscuro. Morale, devianza e psicopatologia, ed. Licosia. Abbiamo intervistato l’autrice, Cristina Brasi, nella foto sotto. (Leggi il commento su questo testo)
Da dove vengono le nostre decisioni morali: dall’inconscio, dal ragionamento o dall’emozione?
«È un mix. La prima risposta che arriva al cervello di fronte a qualsiasi tipo di stimolazione sensoriale è di ordine emotivo. In base a quest’emozione cerchiamo di capire se ciò che sentiamo è congruente col nostro assetto cognitivo. Semplificando: il nostro cervello per essere funzionale tende a integrare tutte le parti. Cerca cioè una congruenza tra l’aspetto emotivo e quello cognitivo e sensoriale».
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