Luciano Rusconi, responsabile vendite Brico, sottolinea che quello del giardinaggio è un settore molto più interessato dalle rivoluzioni tecnologiche di quel che si possa pensare.
Rusconi, ma tagliare un prato è così complicato?
«Si figuri... ha presente questi tagliaerba robot? Ci hanno messo una decina d’anni a svilupparli. Qui li chiamiamo ormai ‘computer su ruote’, perché questo sono, in realtà! Che richiedono manutenzione e aggiornamenti».
E qui entrate in gioco voi.
«Certo. Non solo perché vendiamo prodotti di altissima qualità fatti per durare e per essere mantenuti, ma anche perché abbiamo personale competente in grado di svolgere il lavoro e risolvere il problema. Persone appassionate e che seguono frequenti corsi di formazione tecnica, corsi messi a punto dalle stesse aziende produttrici».
Ma cos’è possibile fare oggi, impensabile qualche anno fa?
«Il settore dell’accumulazione ha fatto passi da gigante e oggi è possibile curare il verde con degli apparecchi che soddisfano le esigenze e nel contempo rispettano l’ambiente. Niente carburanti pericolosi da gestire, niente emissioni tossiche e molto, molto meno rumore. Ma c’è di più».
Che cosa?
«Stanno aumentando i comuni che offrono anche incentivi economici per chi compie una scelta del genere».
Ma i professionisti?
«Anche loro possono lavorare con mezzi elettrici. Ovvio, sono più potenti e con maggiore resa. Ma oggi è possibile».
E in futuro?
«I marchi leader del settore stanno già progettando la prossima generazione di robot, l’erba sarà tagliata dai droni. Insomma, l’ideale per chi ha giardini terrazzati. Ma ci vorranno ancora anni».