Afghanistan, mancano 48 ore al voto

Ora i candidati tacciono e la minaccia talebana incombe
Red. Online
Red. Online,Ats,AnsaeAp
17.08.2009 19:09

KABUL - I talebani l'hanno detto chiaro e tondo, nero su bianco, su un volantino distribuito in tutto il Paese: taglieranno orecchie, nasi e dita a chi giovedì si recherà a votare. E le dita che saranno tagliate ai "nemici dell'Islam" sono quelle macchiate di inchiostro indelebile, segno dell'espressione del voto. È in questo clima che poco fa, a mezzanotte, si è chiusa la campagna elettorale in Afghanistan.

Hamid Karzai, presidente uscente e Abdullah Abdullah, ex ministro degli esteri e suo principale concorrente, hanno scelto modi diversi per congedarsi dai potenziali elettori che, giovedì 20, decideranno il futuro leader del Paese. Karzai ha optato per una conferenza stampa nel corso della quale ha presentato alcuni candidati presidenziali che si sono ritirati in suo favore (8 su 41 quelli che si sono uniti a lui). Abdullah, che nelle ultime settimane è cresciuto vertiginosamente nei sondaggi, ha invece riunito migliaia di sostenitori festanti nello stadio di Kabul dove un elicottero si è levato in cielo lanciando sulla gente una pioggia di volantini con la foto dell'ex ministro, il simbolo elettorale ed il numero, come appare sulla scheda ufficiale per le presidenziali.

Tutto, ora, tace. Si spera fino a giovedì quando, a parlare, saranno le urne.