Paraplegico autorizzato a morire

Lo ha deciso la Corte suprema australiana
AtseAnsa
14.08.2009 10:39

SYDNEY - In una sentenza chiave un tribunale australiano ha disposto che una casa di cura di Perth ponga in atto il desiderio di un paziente paraplegico che vuole morire, e interrompa l'alimentazione. Il giudice capo della Corte suprema dell'Australia occidentale, Wayne Martin, ha stabilito che la casa di cura non avrà responsabilità penali interrompendo l'alimentazione e l'idratazione attraverso un tubo nello stomaco di Christian Rossiter, di 49 anni.«E' chiaro che il signor Rossiter ha diritto di disporre che il suo trattamento, nutrimento e idratazione non continuino contro la sua volontà, e che egli è in grado di comprenderne le conseguenze», ha dichiarato il giudice nella motivazione.Rossiter ha contratto quadriplegia spastica dopo essere stato investito da un'auto e prima di allora era appassionato di alpinismo e di ciclismo. Parlando in tribunale attraverso un tubo di tracheotomia, ha descritto la sua vita come un inferno vivente. 'Voglio morire' ha detto. «Sono prigioniero del mio corpo. Non mi posso muovere, non posso nemmeno asciugarmi le lacrime...Non ho paura della morte, solo del dolore». Il medico attivista pro eutanasia Philip Nitschke ha definito la sentenza «una vittoria per il buon senso».