«Scrivere di musica è come ballare di architettura» diceva Frank Zappa in merito alla difficoltà e talvolta all’inutilità di imbrigliare l’arte entro precisi e delineati schemi. Perché l’arte è per definizione un qualcosa che sfugge alle regole e alle catalogazioni, regalando nuovi e spesso inediti mezzi di esplorazione della dimensione materiale e immateriale che ci circonda.
Un tentativo di andare oltre le consuetudini è quello che propone, a partire da quest’oggi, la danzatrice e coreografa ticinese Lorena Dozio che, sul sito internet del LAC presenta il suo nuovo progetto dal titolo Audiodanza (immateriale) con il quale si muove «tra l’immaterialità della danza e la fisicità del suono in modo da spingere il pubblico ad ascoltare la danza». «Perché la danza è anche un’arte da ascoltare»,...
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