Una volta erano pochi per genere. Oggi sono moltissimi, e, salvo ovvie eccezioni, di qualità crescente. E per quanto il loro mercato di riferimento non sia vasto come quello dei concerti o dei dischi, i libri musicali vendono e si moltiplicano ovunque, diversificandosi in grandi opere, monografie, biografie, guide a brani e dischi, discografie critiche e generali, saggi teorici, riflessioni, autobiografie, pamphlet polemici e quant’altro. Da anni, almeno trenta, sono nate vere e proprie serie specificamente dedicate a singoli generi (pensiamo, limitandoci al panorama italiano, a quelle di EDT, Minimum Fax, Quodlibet, Lim, Stampa Alternativa e Shake sul jazz e il blues, Arcana, Giunti, Hoepli e Stampa Alternativa sulla popular music, a quelle di Squilibri e Nota sulla musica etnica, a quelle...
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