SANREMO - È iniziato con il piede giusto il 69. Festival della canzone italiana, il secondo («e forse l’ultimo», come ha sibillinamente accennato in apertura di serata) targato Claudio Baglioni. Che ieri sera ha mantenuto tutte le sue promesse. Aveva garantito una competizione variata stilisticamente e così e stato. Aveva annunciato un totale focus sull’elemento canoro, ed è avvenuto nei non numerosi e sostanzialmente corti siparietti d’intrattenimento; aveva promesso interessanti performance da parte dei super ospiti, che si sono verificate e, dulcis in fundo, aveva annunciato che la lunga serata si sarebbe conclusa all’1.15 di notte e in quell’esatto momento è partita la sigla finale. Una serata perfetta? Sostanzialmente sì, fatta eccezione – come detto – per la sua durata. Ma con la scelta di far debuttare tutti e 24 i concorrenti nella serata iniziale, le cose non potevano andare altrimenti. Concorrenti che, alla prova dei fatti, si sono sostanzialmente confermati di discreto livello, con parecchie punte d’eccellenza (Simone Cristicchi, Daniele Silvestri, Irama su tutti) e poche vere delusioni, riscontrabili principalmente nel settore «rapper» a dimostrazione di come la tecnica dell’hip hop e l’interpretazione canora non sono facilmente intercambiabili.
Due fortunate nozze d’argento

A suscitare le maggiori ovazioni della platea sono stati i due super ospiti canori, accomunati dal fatto di festeggiare i 25 anni di una carriera iniziata per entrambi proprio sul palcoscenico dell’Ariston: Andrea Bocelli che dopo aver riproposto la canzone che lo lanciò nel 1994 (Il mare calmo della sera) si è esibito sia in coppia con il figlio Matteo che con Claudio Baglioni; e Giorgia (che sempre nello stesso anno trionfò tra le nuove proposte con E poi) che ha incantato la platea con un medley di grandi successi in grado di valorizzare una timbrica di matrice soul che ha pochi eguali in Europa.

Ma anche gli altri due ospiti, pur non provenienti dal mondo della canone, hanno regalato due piacevoli performance in tal senso: il presentatore della passata edizione Pierfrancesco Favino regalando assieme alla conduttrice Virginia Raffaele un’esilarante e riuscita parodia dei musical più noti; l’attore Claudio Santamaria facendo da quarto con i tre presentatori in un simpatico omaggio al Quartetto Cetra.

I presentatori

Anche la conduzione, nella prima serata sanremese, è stata all’insegna della sobrietà: veloci interventi, pochi siparietti perlopiù contenuti e solo un paio di scampoli umoristici: il più riuscito lo ha regalato Claudio Bisio con un panegirico dedicato alla presunta eversività dei testi delle canzoni di Baglioni.
I primi provvisori verdetti

La prima serata del Festival ha anche permesso di stilare una prima, provvisoria classifica delle 24 canzoni in gara. Classifica che sulla base dei voti della giuria demoscopica (che pesa in misura del 30%) vede posizionati nella zona alta , contrassegnata dagli organizzatori con il colore blu, Ultimo, Loredana Bertè, Daniele Silvestri, Irama, Simone Cristicchi, Francesco Renga, Il Volo, Nek. Nella zona intermedia (gialla) si sono ritrovati Enrico Nigiotti, Federica Carta e Shade, Boomdabash, Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Patty Pravo con Briga, Arisa. Nella zona bassa (rossa) sno stati per contro relegati Mahmood, Achille Lauro, Nino D'Angelo e Livio Cori, Einar, Ghemon, Motta, Ex-Otago, The Zen Circus.
Si tratta, va precisato, di verdetti parziali che potranno essere ribaltati già stasera, mercoledì, quando torneranno in pista 12 dei 24 concorrenti, scelti secondo quello che gli organizzatori definiscono «sorteggio pilotato» affiancati da un altro plateau di ospiti di livello tra cui spiccano Riccardo Cocciante e Marco Mengoni.