Natalia Ferrara, partiamo dai cinque anni che ha già trascorso in seno ad ASIB. Che bilancio si può tirare?
«Quando, nel marzo 2016, ho iniziato con un mandato, non immaginavo una collaborazione così lunga e proficua. Il battesimo di fuoco, solo un paio di mesi dopo, è legato alla vicenda BSI. Ricordo bene, e non la scorderò mai, l’assemblea del personale: 700 persone al Padiglione Conza, a dir poco incattivite ed impaurite. Da quel momento la difesa degli interessi di collaboratrici e collaboratori è diventato un progetto a medio – lungo termine. Quel giorno qualcosa per me è cambiato».
Come mai ora ASIB ha deciso per una co-direzione, inoltre al femminile?
«Facciamo quello che diciamo e diciamo quello che facciamo, e non è uno slogan: ASIB si impegna da anni per la parità nel settore finanziario....
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