L’interesse nei confronti delle materie prime sta crescendo progressivamente. L’indice aggregato Reuters/Jefferies CRB segna +13,65% da inizio anno, ma alcuni sottosettori, come quello dei metalli o dei prodotti agricolo-alimentari, spiccano per risultati ben superiori.
Il caso più vistoso è quello del rame, che ha raggiunto la quotazione più alta degli ultimi 10 anni, superando i 9.000 dollari la tonnellata (9.070 ieri in serata), che porta ad oltre il 17% la sua performance da inizio 2021 ed al 45% quella dai livelli pre-pandemia (e di circa il 90% rispetto ai minimi di un anno fa). Il rame, considerato un valido anticipatore di ripresa industriale e congiunturale in genere, si era ripreso rapidamente all’indomani del crash del 2008 ed aveva poi toccato il massimo storico all’inizio del 2011...
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