Dal caso Argo1 che un po’ ha stufato, ma tutti attendono che ora si esprima il Parlamento: «È ora di arrivare al dunque in materia di responsabilità» ha dichiarato la candidata di Lega-UDC Roberta Soldati, mentre per Alessandro Lucchini (PC) «il caso Argo1, stufi o non stufi, deve sfociare in decisioni, lo meritano i cittadini. Noi abbiamo preferito la politica ragionata con proposte concrete e non la politica urlata». Questa frase è rivolta all’MPS e a Matteo Pronzini, vostri ex alleati? Ha rilanciato il conduttore Gianni Righinetti. «Mi riferivo in parte all’MPS ma anche a coloro che alzano la voce ma non trovano soluzioni». Dal canto suo il direttore del DFE Christian Vitta ha espresso «soddisfazione per il mancato referendum sul tema delle Officine FFS». In studio anche Massimo Mobiglia (Verdi Liberali) sulla proposta di salario minimo sul tavolo ha detto che «siamo molto sensibile a quei settori molto delicati. Per me un salario di 20 franchi per le categorie più fragili potrebbe essere un livello accettabile». Ma ad un certo punto della puntata, nella seconda parte della trasmissione di Teleticino del martedì sera, mentre si parlava di Governo e di concordanza, Amalia Mirante ha preso le distanze dal collega di lista, il consigliere di Stato Manuele Bertoli: «Ho osservato il lavoro del Governo e non solo quello del DFE. Si lavora e si trovano soluzioni condivise». È quello che ha fatto Bertoli dal 2015, ha aggiunto Righinetti: «Non so, forse è la sua opinione, ma non è la mia opinione» ha risposto Mirante. Vedi i dettagli nel video a partire dal minuto 35.