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?Buon giorno. Scusate il disturbo, ma giorni fa la postina mi ha fatto trovare in giardino questa tartaruga (quella della foto). Non capisco se è una tartaruga d'acqua o di terra. Ora si è sistemata in un'anfora che ho, in giardino, inclinata con dentro un po? di terra e mi sembra sia entrata in letargo. Sapete dirmi cosa è meglio che io faccia? Grazie per le informazioni che mi potrete dare. Saluti cari".
Margherita B., Beausoleil (Francia)
Gentile Margherita, guardando la fotografia che ci ha mandato, la tartaruga che ha in giardino parrebbe essere una tartaruga d'acqua. Il consiglio immediato è quello di verificare se la tartaruga, nell'anfora, è ancora viva. In seconda battuta sarebbe utile portarla da un veterinario o a una Protezione animali per stabilire con esattezza se si tratta di una tartaruga d'acqua o di terra. Questo faciliterebbe anche una corretta detenzione se lei decidesse di adottarla.
OVT
19 ottobre - "Egregi dottori veterinari, quella nella foto è la nostra Ugo (è stata chiamata così perchè credevamo fosse un maschio) una trovatella recuparata sul ciglio di una strada quasi 20 anni or sono. Da allora vive nel nostro giardino in Liguria del quale ha a dispozione una bella fetta. Lei però non tollera nessuno nel suo territorio - nè noi umani nè i miei altri animali (cane e gatto) -. Rincorre tutti, con il carapace batte contro i piedi e se non ti allontani morde pure. Credevo che questo comportamento fosse dovuto alla solitudine. L'ho portata a casa di una mia conoscente che ha diverse tartarughe. Risultato: appena messa a terra con loro ha iniziato ad attaccare anche i suoi simili. Almeno mi sono tolta lo scrupolo che soffrisse di solitudine. Secondo voi a cosa è dovuto questo comportamento? Il veterinario che la vede periodicamente non ha mai riscontrato problemi di salute.Tra poco Ugo andrà in letargo. Non ha mai scavato il terreno per prepararsi una tana, così trascorre il letargo nella sua cuccia (quella della foto) ben imbottita di fieno e su un terrazzo al riparo dalle imtemperie (da noi le temperature difficilmente scendono sotto i 10°). Mi dicono però che non va bene, che le tartarughe dovrebbero trascorrere il letargo nella terra per una questione di umidità. Secondo voi è davvero così? E' meglio che provveda io a scavarle una tana in giardino? Grazie per gli ottimi consigli che saprete darmi, con la massima stima".
Daniela P., Camogli (Liguria)
Gentile Daniela, riguardo al comportamento direi che Ugo é molto territoriale e non sopporta la presenza dì intrusi nel suo spazio. Voi avete provato, ma lei non dà segnali di apprezzare la cosa e quindi non me ne farei un problema e la lascerei continuare ad essere l' incontrastata regina del suo regno.Visto che in tutti questi anni si é organizzata come descritto per il letargo (e tutto é andato bene) non vedo il motivo di effettuare dei cambiamenti. Avendo voi un giardino starebbe a Ugo decidere se passare il letargo in qualche altro positicino o sotto la terra. Se per 20 anni ha deciso di passare l'inverno nella sua cuccia significa che il posto é per lei ideale.
OVT
3 agosto - "Cari veterinari, qualche tempo fa vi ho scritto sottoponendovi un quesito etologico per quanto attiene i sentimenti degli animali che ci accompagnano lungo tanti anni, e dai quali poi dobbiamo un giorno separarci. Nello specifico, chiedevo se il mio cavallo, Freeze, con cui ho condiviso 12 anni di vita, mi avrebbe ricordata o - peggio - rimpianta una volta trovata una nuova sistemazione e qualcun'altro che se ne potesse occupare in futuro. La vostra risposta mi aveva rincuorata e aveva spinto una persona ad interessarsi al cavallo, che ora è partito con lei e vive in un bellissimo posto, ben accudito e amato. Sono stata a trovarlo e quanto è successo mi ha spinto a scrivervi nuovamente. Appena mi ha vista mi è letteralmente trottato addosso e ha iniziato a farsi accarezzare. Mi ha seguita ovunque andassi nel suo pascolo e ha mangiato entusiasta le carote che gli ho portato. Tutto bene, fino a che ho deciso di partire. Sono uscita dal recinto e allora lui ha cambiato letteralmente espressione. Pareva avesse occhi smarriti, mi ha fissata interdetto. Non ha neppure mangiato la banana che gli ho lasciato e di cui va davvero ghiotto. Immobile, mi guardava allontanarmi. La mia interpretazione? Empaticamente, e provando a non umanizzarlo, ho percepito un "Ma come, ok qui sto bene, ma ora non andiamo via insieme? Sono stato qui bravo, ti ho aspettato, non mi riporti via con te?". Mi sono girata di spalle per andarmene e lui ha nitrito ripetutamente verso di me. Poi, ha nitrito sommessamente ancora qualche volta. Sono andata via pensando che sì, lì sta bene, visto che io non posso più tenerlo con me. Ma ho pure pensato che lui, forse, avrebbe ancora preferito la mia compagnia ad un posto migliore di dove stava prima. Cosa ne pensate? Allora gli animali non dimenticano e hanno emozioni, sentimenti e ricordi indelebili di chi hanno amato? Grazie per una risposta. Cordialmente".
Maria Grazia B., Giubiasco
Gentile Maria Grazia, sicuramente il cavallo ha dei ricordi legati alla sua persona e vista la sua reazione sono sicuramente ricordi piacevoli. Considerato però che in ogni caso Freeze sembra essere ben accudito e amato ritengo che quanto successo alla partenza sia più da interpretare come un ricordo piacevole di un passato e non come un segnale di un malessere che sta vivendo attualmente.Visto anche il suo scritto mi sembra di potere dire che lei aveva stabilito un legame molto profondo con il suo cavallo ed era ricambiato. Visto che ora il cavallo ha trovato una nuova sistemazione in un posto bellissimo e viene amato e accudito correttamente la domanda da porsi é se queste sue visite alla fine facciano più bene o male al cavallo (e anche a lei..).