
Nel giardino invernale
c’è un mondo gentile
È la riscoperta della bellezza nel coltivarsi, nella natura e nell’arte, nelle relazioni umane in tutto ciò che può rivelarsi fonte di rigenerazione e di felicità
I fiori come colore, vita, natura, anche in una stagione lontana dai «boccioli». Un giardino: una visione ottimista e gentile della vita e della moda che è, e rimane, una quotidiana espressione di bellezza. Un giardino da seminare e coltivare che racconta qualche piccolo personale segreto che è in ogni donna, insieme alla cosciente percezione della contemporaneità, fatta di radici e di rispetto.
È la riscoperta della bellezza nel coltivarsi, nella natura e nell’arte, nelle relazioni umane e nella vita di ogni giorno, nella moda, nella musica e in tutto ciò che può rivelarsi fonte di rigenerazione e di felicità.
Dunque recuperiamo dalla libreria il «Candido» di Voltaire e apriamo l’armadio che racconta di nuove stagioni; una sorta di nuovo Illuminismo della moda!
Essere verde: una cifra distintiva che opera con tessuti naturali, investendo nel verde e nel rispetto della natura, dell’eco-sostenibilità.
Ecco quindi che termini come radici e riciclo sono i componenti della maglia integrale di cashmere di recupero, nelle trecce della tradizione o di totale piana semplicità nei tubini alla caviglia o nei pullover su cui si affacciano lunari riflessi d’argento; la pelliccia non è solo ecologica, è totalmente biodegradabile!

C’è l’ordine e la simmetria di un rinascimentale giardino all’italiana ma anche lo studiato disordine naturale della campagna inglese, in una gamma di colori che partono dalla terra, fino a tutte le sfumature dei verdi, dalla fioritura ai rilassanti toni autunnali. Colori caldi nei velluti millerighe per cappotti, gilet e piumini, che giocano sul Maschile/Femminile.

Si segue il flusso delle stagioni e del ciclo della luce nei velluti devorée: dal trionfo dei colori solari alle ombre della notte. Si racconta una storia che non dura una stagione ma che profuma di «Forever» nell’ottica di recuperare, conservare, tramandare un guardaroba, di madre in figlia. Un’armonia che si distacca dal vortice del tutto e subito e punta sulla solidità, l’attenzione, il saper fare e smorza le ansie consumistiche dell’oggi. Le spalle sono larghe, metafora della solidità femminile, ma anche di un gesto di affettuosa gentilezza, un cappotto maschile poggiato sulla sottile silhouette di una donna.
(Photo: Laura Biagiotti — Video: Daniela Caimi)
