Bisognerà aspettare ancora un mese in Israele per dichiarare completamente superata l’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Se infatti da un lato si è ormai superato da qualche giorno il traguardo della metà della popolazione israeliana vaccinata con entrambe le dosi (siamo a 4,8 milioni su 9,3 milioni di abitanti, compresi un terzo di minorenni che non possono essere vaccinati), dall’altra le aperture di questi giorni dovute alla Pasqua ebraica, a quella cattolica, alle feste civili - come la giornata dell’Olocausto e dell’Indipendenza - e al prossimo inizio del Ramadan (12 aprile) e della Pasqua ortodossa (2 maggio), con lo spostamento e gli incontri di milioni di persone, saranno il vero test per l’apertura totale. Al momento infatti, ci sono ancora limitazioni all’ingresso nel Paese....
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