Il turismo ha sofferto. E continua a soffrire. La pandemia, già. Ma chi lavora nel settore come vive questa crisi senza precedenti? E quali speranze ripone nel nuovo anno? Domande che abbiamo girato ad Andrea D’Amico, vice presidente e managing director per Europa, Medio Oriente e Asia di Booking.com.
Il 2020 è stato, indubbiamente, un anno complicato per il turismo. L’Organizzazione mondiale del turismo aveva stimato perdite per oltre 900 miliardi di dollari e 100 milioni di posti di lavoro a rischio: come ha vissuto questo sconvolgimento totale un’azienda come Booking.com?
«Siamo stati fortemente impattati. In generale, il turismo è il settore che è stato toccato di più. Nel nostro caso, se non hai domanda e se non hai prenotazioni, beh, non guadagni. È stato l’anno più duro da quando esiste...
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