URC2022

Antiaerea, filo spinato e foce quasi blindata: Lugano cambia volto

Tra zone rosse e blu e chiusura stradali: ecco come la città si prepara ad accogliere la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina
Nico Nonella
01.07.2022 06:00

Alla foce del Cassarate, a due passi da Lugano marittima, un bambino si bagna nelle acque del fiume. A qualche metro da lui, il filo spinato teso tra le due rive. Ormeggiati al porto, i pattugliatori dell’esercito sono in attesa di salpare per perlustrare la riva e a poca distanza da loro, due cannoni antiaerei già sorvegliano i cieli. Ad Agno, invece, da qualche giorno sono comparsi barriere, ostacoli anticarro, camion militari e nastro segnaletico. Mancano ancora alcuni tasselli (come la chiusura del Parco Ciani e di Lugano Marittima, domani) ma tutto è pronto per ospitare l’Ukraine Recovery Conference (URC2022) – la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina - in programma in riva al Ceresio il 4 e il 5 luglio. Un evento che ha richiesto imponenti misure di sicurezza, con in prima linea le forze di polizia e l’esercito.

Insomma, è una Lugano parzialmente blindata quella che si appresta a ospitare un evento di rilevanza mondiale, e questo nonostante la “defezione” dell’ospite più atteso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Sicuramente ci sarà una bella ricaduta a livello di immagine. Basti pensare che sono attesi 250 giornalisti dei più importanti media mondiali», osserva al CdT il sindaco Michele Foletti. «Sulla portata effettiva delle Conferenza, sarà la storia a dire se è stata utile. Un tentativo andava fatto, a maggior ragione se dovessero sottoscrivere un protocollo di Lugano». Un documento importante e, va da sé, anche un motivo d’orgoglio per la città e per il cantone. Mentre in questi giorni Lugano accoglie le iconiche Harley Davidson, una sorta di banco di prova in vista della prossima settimana, Foletti guarda avanti e non nasconde le ambizioni di una città che per due giorni avrà gli occhi del mondo puntati addosso. «Se dimostriamo di essere in grado di organizzare una conferenza di questa portata, non è escluso che in futuro Berna non guardi ancora in Ticino per eventi simili». Ovviamente, ci saranno diversi disagi, ma come sottolinea il sindaco, l’obiettivo è limitarli al massimo. E in ogni caso, «sono gli stessi se non minori di una gara di ciclismo e degli Harley Days».

C’è infine da considerare un ultimo aspetto: le “contromanifestazioni” a margine della Conferenza. Una, già annunciata, è quella organizzata dall’MPS che si svolgerà lunedì alle 17.30 in piazza Dante. «Il presidio è stato autorizzato e non ho dubbi che l’MPS rispetterà le regole», afferma Foletti. Ufficialmente, «altre manifestazioni annunciate non ce ne sono». Online, però, gli autogestiti hanno reso noto online e via Telgram che in concomitanza con la Conferenza si svolgeranno alcuni «campeggi antimilitaristi». Il luogo non è però ancora noto. «In ogni caso non tollereremo eventi non autorizzati», taglia corto Foletti.

Chiusure e limitazioni

Tornando alle misure di sicurezza, l’area in cui si volgerà la Conferenza e le immediate vicinanze sono state classificate come «zona rossa» e «zona blu». Nella prima (che comprende Palacongressi, parco Ciani, piazza dell’Indipendenza e Casinò) l’accesso è consentito solo alle persone autorizzate, munite di accredito; in quella blu (che comprende l’isolato tra viale Cattaneo e via Canonica, il Maghetti, una parte dei Palazzi Gargantini e l’isolato attorno a via Frasca) ci si potrà muovere liberamente a piedi, ma vi sarà una maggiore presenza di polizia e potranno essere effettuati controlli d’identità.

È importante ribadire che già a partire da domenica ci saranno diverse limitazioni alla viabilità. Le strade soggette a perturbazioni hanno diversi colori: il rosso indica le strade chiuse, il giallo quelle accessibili ai residenti e agli autorizzati, mentre l’azzurro le strade con un forte flusso di traffico e soggette a chiusure temporanee. Partiamo dalle zone sensibili: Cassarate Villa Castagnola, Cassarate Centro Esposizioni-Lido-Foce, Palazzo dei Congressi, Quartiere Maghetti-via della Posta, LAC-Loreto-Paradiso, lungolago e Parco Ciani. Da mezzogiorno di domenica 3 fino alle 6 di mercoledì 6 luglio si dovrà fare i conti con deviazioni e chiusure totali. Le strade completamente sbarrate saranno: via Vicari (chiuso il tratto da via Arcioni a viale Castagnola), via Pico (chiuso tra via Funicolare e la salita delle Ginestre), via Campo Marzio, viale Castagnola (chiuso in direzione del centro), viale Cattaneo, riva Albertolli/piazza Indipendenza (il tratto compreso tra l’intersezione con via Albrizzi e viale Cattaneo), corso Pestalozzi (dall’intersezione con via Pioda a quella con corso Elvezia), corso Elvezia (dall’intersezione di via Frasca a viale Cattaneo), via Fontana (chiuso il tratto in direzione di via Cattori).

Da segnalare infine che l’accesso alla spiaggetta della Foce verrà chiuso a partire dal 1. luglio alle 8, mentre il Parco Ciani sarà sbarrato da sabato fino a mercoledì 6 luglio. Anche le acque del Ceresio saranno off limits, in un’area di trecento metri dalla riva dal pontile esterno del Circolo Velico fino all’intersezione con via Albertolli, dalle 12 di domenica 3 fino alla mezzanotte di martedì 5 luglio. 

Una due giorni di eventi aperti a tutti

In concomitanza con la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina sono previsti diversi eventi culturali gratuiti.

Partiamo dal LAC: lunedì 4 giugno alle 20.30 andrà in scena il concerto “Music for Freedom”, diretto da Krzysztof Urbański. L’evento è come detto gratuito ma previa riservazione. Sempre nella giornata di lunedì, dalle 21 si terrà in Piazza Manzoni il concerto della band DakhaBrakha, proveniente da Kiev e che propone world music, con sonorità radicate nella cultura e tradizione ucraina. Dalle 23 si esibirà invece il dj ucraino Rustaml. In più di vent’anni di attività ha girato da Berlino ovest all’isola di Totyohara, partecipando a oltre 2.000 eventi.

Infine, martedì 5 luglio sarà la volta di un gruppo di rifugiati ucraini volontari, il quale organizzerà un concerto che avrà inizio alle 18 in piazza Manzoni e che vedrà sul palco tre artisti: Oleg Skrypka (leader del gruppo rock «Vopli Vidoplyasova»), Natalia Valevskaya (cantante popolare) e Vladimir Burkhardt (pianista e cantante).