Balairatt, la Lombardia non ci sta

MILANO - La Lombardia e il Canton Ticino devono avere rapporti basati «sul rispetto dei diritti e della dignità di ciascun cittadino, lavoratore o non». Lo sostiene il Consiglio regionale della Lombardia, che ha votato all'unanimità una mozione presentata dall'Italia dei valori (Idv). L'aula si è espressa a seguito della campagna di membri dell'Unione democratica di centro (UDC) ticinese, che ritraeva su manifesti i lavoratori frontalieri italiani come ratti che rubano il lavoro agli svizzeri.
«L'attacco ai transfrontalieri italiani - spiega il primo firmatario della mozione, Gabriele Sola dell'Idv - è inaccettabile; con questo voto diamo un segnale forte in difesa della loro dignità». La mozione impegna la giunta regionale e il Consiglio «ad attuare ogni tipo di iniziativa, anche presso il governo nazionale, affinché i rapporti e le relazioni tra comunità confinanti, anche di Stati diversi, siano sempre improntati al massimo rispetto reciproco».
Secondo il consigliere regionale della Lega Nord, Luciana Ruffinelli, «possiamo comprendere i timori per un'immigrazione selvaggia, ma i nostri frontalieri non sono immigrati clandestini». Per Stefano Tosi del Partito democratico (Pd), «quella dei manifesti apparsi sul Ticino è una questione internazionale che richiede di essere affrontata con serietà».