Bolsonaro spera di ribaltare il risultato: ora si punta agli indecisi

C'è ottimismo nell'entourage del presidente brasiliano uscente Jair Bolsonaro, a due giorni dal primo turno delle elezioni: nonostante lo svantaggio di cinque punti sul diretto rivale, Luiz Inacio Lula da Silva, cresce la speranza di ribaltare il risultato al ballottaggio.

Oggi il leader di destra riceve a Brasilia Romeu Zema, governatore rieletto dello Stato di Minas Gerais, il secondo più popoloso del Paese. Il suo Partito Novo (di destra) potrebbe ufficializzare il suo sostegno al Partito liberale (Pl, di destra) di Bolsonaro. Con 21 milioni di abitanti, Minas (sud-est) è il secondo collegio elettorale del Paese e uno Stato chiave per l'elezione del futuro presidente.

Al primo turno, Bolsonaro ha già sbancato a Rio de Janeiro (terzo collegio elettorale per numero di votanti), dove è stato riconfermato governatore un suo candidato, Caio Castro, ed ha grandi possibilità di inserire un suo uomo chiave anche nello Stato più ricco e popoloso della nazione, San Paolo, dove il suo ministro uscente delle Infrastrutture, Tarcisio de Freitas, va al ballottaggio in netto vantaggio sul candidato del Pt, Fernando Haddad.

Tra le strategie di Bolsonaro - sostengono alcuni osservatori - anche quella di cercare di convogliare dalla sua parte il maggior numero possibile di indecisi. Domenica oltre 32 milioni di elettori hanno snobbato le urne (nonostante in Brasile il voto sia obbligatorio), il 20,9% del totale, maggior percentuale di astensione dal 1988. Un numero troppo ghiotto per essere ignorato.

Frattanto, la società americana di consulenza sul rischio politico Eurasia Group ha ridotto dal 70% al 65% le possibilità di vittoria al secondo turno di Lula, sottolineando che l'ex sindacalista al primo turno ha ottenuto un «margine minore» del previsto su Bolsonaro.