I campeggi sono in affanno: «Un inizio da dimenticare»

«La stagione è partita molto male». Non ci gira attorno Simone Patelli, direttore della struttura Campofelice e presidente dell’Associazione campeggi ticinesi. Il brutto tempo che ha caratterizzato gli ultimi tre mesi ha creato non pochi problemi al settore dei campeggi. «Prima c’è stata la Pasqua alta, caratterizzata dal maltempo, e ora un mese di giugno molto instabile». Per alcune strutture, dice Patelli, in aprile la perdita è stata tra il 10 e il 15%. «A maggio è andata leggermente meglio, mentre la flessione in giugno oscilla tra il 25 e il 30%». Parecchio per un comparto che negli ultimi anni aveva registrato una costante crescita. «L’interesse dei turisti per questa modalità di vacanza non è entrato in crisi, e lo dimostra l’aumento delle vendite di camper, a pesare è piuttosto l’instabilità meteorologica. Ma noi, su questo, possiamo fare ben poco».
La pioggia e le temperature decisamente poco miti degli ultimi due mesi hanno condizionato molto gli arrivi in Ticino. Appena qualche giorno fa, in effetti, l’Ufficio cantonale di statistica ha confermato che lo scorso mese di maggio è stato caratterizzato da «temperature medie inferiori alla norma», e abbondanti e frequenti piogge. Ma anche il soleggiamento è stato «molto inferiore alla media pluriennale». Per un cantone come il nostro, abituato all’arrivo della clientela già durante le vacanze pasquali, l’instabilità meteorologica ha rappresentato un colpo durissimo. «Attualmente, l’occupazione nei campeggi si mantiene piuttosto bassa e dovrebbe rimanere tale fino alla fine del mese, visto che sono previsti temporali anche la prossima settimana».
L’impressione, dice Patelli, è che si sia tornati al livello del 2018. «Dobbiamo però considerare anche che, oltre al maltempo, ha pesato il fatto di non avere alcun ponte festivo». A condizionare gli arrivi, prosegue il presidente, è però soprattutto l’incertezza dettata dal meteo: «Normalmente, in questo periodo, ospitiamo soprattutto famiglie svizzerotedesche con bambini in età prescolare. È chiaro però che queste condizioni non invogliano a prenotare e soprattutto spingono molti a disdire». Ora, con l’avvicinarsi della fine delle scuole negli altri cantoni e l’arrivo dell’estate, Patelli spera che le cose possano cambiare. «Nonostante il nostro impegno a rinnovare le strutture e a migliorarci, sappiamo di essere meteodipendenti e siamo anche consapevoli di aver vissuto anni eccezionali, il potenziale c’è, quindi cerchiamo di restare positivi: se la meteo dovesse assestarsi, siamo certi che i turisti arriveranno». Luglio e la prima metà di agosto sono mesi dal grande potenziale, in cui di solito il settore registra il pienone. «In prevalenza, si tratta di famiglie che prenotano la vacanza con largo anticipo, ed è una clientela un po’ meno legata al fattore meteorologico», spiega Patelli. In più, negli ultimi anni il bel tempo di settembre e ottobre ha permesso di allungare la stagione turistica. «In tutti i casi - chiarisce il presidente - fare meglio degli ultimi anni sarà quasi impossibile».
A influire, oltre al meteo, sono anche altri fattori, in primis l’inflazione e la forza del franco. «I continui rincari possono spingere le famiglie a fare qualche rinuncia, magari accorciando la durata del pernottamento. Da parte nostra, cerchiamo di mantenere i prezzi al livello degli altri Paesi nostri concorrenti, soprattutto Francia e Italia. In generale, inoltre, quella in campeggio rimane una vacanza meno cara rispetto ad altre tipologie».
Negli ultimi anni, tuttavia, è cresciuto il numero di persone che scelgono le case di vacanza. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, nel 2023 in Ticino è stata osservata una crescita del 7% dei pernottamenti nelle case di vacanza. Una concorrenza, dice Patelli, che non spaventa i campeggi. «La concorrenza un pochino si sente, anche se forse pesa maggiormente sugli alberghi. Comunque, sono tipologie di vacanza molto diverse e credo ci sia spazio per tutti. Sta a noi offrire un’offerta variegata per attrarre sempre più viaggiatori».