Finanze pubbliche

Il PLR stigmatizza «l’assalto alla diligenza»

Per i liberali radicali, «se negli ultimi anni si fosse evitato l’assalto alla diligenza lanciato appena i bilanci pubblici volgevano al positivo, ci ritroveremmo in una situazione certamente migliore di quella presentata in questi giorni»
©CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Ticino&Svizzera
18.09.2020 19:52

La presentazione del preconsuntivo dei conti cantonali, che attesta ad oggi un disavanzo di 270 milioni di franchi, «deve far riflettere la politica sulle reali priorità del Paese». Per il PLR è chiaro che «l’equilibrio finanziario resta una premessa fondamentale per garantire lo sviluppo e il benessere del Ticino. Considerando che le previsioni per i prossimi anni indicano perdite oltre i 200 milioni è urgente fare delle scelte». Per il partito è chiaro che bisogna puntare su formazione, innovazione e digitalizzazione e per questo motivo ha presentato l’Agenda 2030, documento elaborato grazie a un lavoro di approfondimento da parte del Gruppo parlamentare in Gran Consiglio e presentato al Comitato cantonale del 28 maggio scorso. «Le priorità formazione, innovazione e digitalizzazione hanno il chiaro obiettivo del rilancio dell’economia per creare posti di lavoro di qualità per i residenti. Aziende innovative richiedono personale qualificato e i posti di lavoro permettono ai cittadini maggior autonomia e libertà, alimentando la coesione del Paese», si legge in un comunicato stampa. «Compromettere l’equilibrio tra entrate e uscite indebolisce le politiche a favore di famiglie e imprese. La situazione sarà già gravemente messa sotto pressione dalla crisi economica che porterà all’inevitabile aumento di spese nella socialità, in particolare per la disoccupazione e l’assistenza. Governo e Parlamento non possono lasciare solo il direttore del DFE Christian Vitta nella missione di mantenere in salute i conti pubblici. Se negli ultimi anni si fosse evitato il consueto assalto alla diligenza lanciato appena i bilanci pubblici volgevano al positivo, ci ritroveremmo in una situazione certamente migliore di quella presentata in questi giorni. Diverse proposte attualmente al vaglio di Governo e Parlamento, in questo senso, non lasciano però presagire nulla di buono».