Il TF dà ragione a Grono: «È un regalo di Natale»

Davide ha sconfitto il gigante Golia. Il Tribunale federale (TF) ha dato ragione al Comune di Grono nella vertenza che lo opponeva alla Società elettrica Sopracenerina (SES) riguardo al riscatto delle linee elettriche. La decisione è stata comunicata oggi. «È stata una giornata molto importante, che ci rende felici. C’è tanta emozione», racconta il sindaco di Grono Samuele Censi, visibilmente soddisfatto per la sentenza. «È da tre anni che aspettavamo questa decisione». Il sindaco racconta di un iter giudiziario lungo e pesante: «Due anni fa c’è stata la decisione del Tribunale amministrativo che ci aveva dato vincenti su tutta la linea. Ma poi abbiamo dovuto aspettare ancora a lungo prima che il TF confermasse, non entrando in materia, quanto espresso due anni fa a Coira». «Un risultato che ci fa essere orgogliosi di quanto fatto in questi anni. La bontà del progetto che stiamo portando avanti in Mesolcina è stata confermata anche dai tribunali».
L’ultima conferma
Oggi, dunque, si è arrivati a mettere un punto definitivo sulla vicenda grazie alla sentenza del Tribunale federale, il quale ha respinto il primo ricorso della SES e non è nemmeno entrato nel merito del secondo ricorso. Il Municipio di Grono ha ricordato in un comunicato che «come già previsto nella Legge Comunale sull’azienda elettrica intercomunale “Media Mesolcina Energia” e la Legge sull’approvvigionamento elettrico del Cantone dei Grigioni (LAEl GR), intende cedere le infrastrutture oggetto del riscatto e le attività ad essa legate, esattamente come già avvenuto per la frazione di Leggia, a Media Mesolcina Energia (MME), ente pubblico partecipato dal Comune stesso e che già si occupa della distribuzione nei Comuni di Soazza, Lostallo e nella frazione di Leggia».
Tariffe uniformi
Una sentenza che permette a Grono anche di poter dare una risposta concreta ai cittadini per quanto riguarda le tariffe, spiega il sindaco. «Con il prossimo anno potremmo riscattare queste linee, quando sarà definita la data in cui la Sopracenerina dovrà cederci gli impianti e le linee, dopo di che potremo anche avere una tariffa omogenea per i nostri cittadini. Perché al momento, con la fusione dei tre Comuni Leggia, Verdabbio e Grono, abbiamo tre distributori in un solo Comune. Penso sia un unicum in Svizzera». Il fatto di poter avere un’azienda regionale che si occupa di tutto il Comune è importante e conveniente anche per le tariffe: «È un regalo di Natale per i nostri cittadini. Ed è la dimostrazione che se si hanno idee e progetti, anche un piccolo Comune davanti a una grande azienda può spuntarla». Per i prossimi passi poi Censi aspetterà il 2024. «Adesso è il momento dei festeggiamenti. Poi penseremo a quanto ci ha penalizzati il dover attendere così a lungo per una decisione, il prossimo anno discuteremo anche di questo».
Le tappe precedenti
La concessione ventennale per la distribuzione di energia elettrica della Sopracenerina era scaduta a fine 2016 e Grono aveva deciso di non rinnovarla, optando per la costituzione della Media Mesolcina Energia (MME). La SES, tuttavia, non voleva perdere un cliente così economicamente vantaggioso (con ben tre aziende elettriche sul territorio) e pertanto si era opposta alla decisione del Comune di riscattare gli impianti. Dato che non era stato possibile trovare un accordo in via bonaria, l’ente locale aveva interposto ricorso al Tribunale amministrativo. I risultati? Nell’agosto 2021 i giudici retici avevano detto «sì» al riscatto. Ma alla decisione del TRAM, che confermava tutte le rivendicazioni del Comune di Grono obbligando la SES a trasferirgli gli impianti di distribuzione entro fine anno, la Società elettrica Sopracenerina si era opposta con un ricorso inoltrato al Tribunale federale.