La lite condominiale finisce con tre omicidi a Roma

Un gravissimo fatto di sangue è avvenuto a Roma, domenica mattina. Un uomo ha ucciso tre persone e ne ha ferite quattro nel corso di una riunione di condominio, nella zona di Fidene. Un uomo - riferisce l'ANSA - è stato fermato. Si tratta di un 57.enne che nel corso della riunione di condominio, per motivi ancora da accertare, ha estratto la pistola e ha fatto fuoco. «È entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare», ha raccontato una testimone che era presente alla riunione di un consorzio di condomini nella periferia nord della capitale italiana.

Un altro testimone ha raccontato: «Ho provato a saltargli addosso ma già altri gli si erano buttati addosso. Aveva bloccato la porte e ci ho messo un po' per far uscire la gente. Se non fosse stato per noi sarebbe stata una strage, aveva 2 caricatori e altre cartucce. Ho visto una ragazza accanto a me che è stata colpita ed è morta».

Dalle prime informazioni, emerge che l'uomo fermato avesse chiesto il porto d'armi, che gli era stato negato. Il "no" era arrivato proprio grazie alle informazioni fornite dai Carabinieri del luogo dove viveva, in provincia di Rieti, che avevano riferito delle liti in atto con il Consorzio. Lui avrebbe quindi preso la pistola a un poligono di tiro, senza restituirla.

Da Internet, emergono alcuni elementi. Il 57.enne sul suo blog dedicato al Consorzio Valle Verde, in un post datato 2 novembre 2021 accusa gli altri consorziati, con riferimenti a presunte «mafie». «Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità», scriveva. E ancora: «Benvenuti all'inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, so' tutti ladri».

I carabinieri della scientifica di via in Selci stanno effettuando in rilievi all'interno del gazebo che il Consorzio Valleverde aveva affittato per svolgere oggi la riunione di condominio. Si tratta di una organizzazione che gestisce villette nella zona del lago di Turano, utilizzate come seconde case dai consorziati.