Regno Unito

Dimissioni di Boris Johnson, in serata è atteso anche Graham Brady

Brady intende far sapere che «per ora» il comitato - rinnovato oggi in 18 componenti del suo esecutivo - non si propone di cambiare le regole dello statuto in corsa in modo da poter riconvocare un voto sulla leadership di BoJo
© AP Photo/Frank Augstein
Ats
06.07.2022 19:50

Si consumano quelle che sembrano essere le ultime ore di Boris Johnson da primo ministro britannico. A Downing Street, oltre a una delegazione di ministri incaricatasi di cercare di convincere BoJo a dimettersi "spontaneamente" dopo lo scandalo Pincher e l'ondata di dimissioni in casa Tory che ne è seguita, è atteso in serata pure Graham Brady: presidente del comitato 1922, organismo chiave del gruppo parlamentare dell'attuale forza di maggioranza incaricato di fissare regole e convocazioni di elezioni interne e voti di sfiducia sulla leadership del partito.

Brady intende far sapere che «per ora» il comitato - rinnovato oggi in 18 componenti del suo esecutivo - non si propone di cambiare le regole dello statuto in corsa in modo da poter riconvocare un voto sulla leadership di BoJo, dopo quello superato di misura a inizio giugno, prima della scadenza minima di un anno prevista attualmente tra uno scrutinio e l'altro. Ma anche per consegnare al premier, secondo indiscrezione dei media, una montagna di lettere di deputati decisi a ritirare la propria fiducia personale in lui: lettere moltiplicatesi nelle ultime ore.

Un modo per unirsi alle pressioni su Johnson, mentre anche un altro ministro di primo piano annoverato finora tra i fedelissimi, il titolare delle Attività Produttive, Kwasi Kwarteng, si unisce al coro di chi gli dice «game over».

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