Zaporizhzhia

Guterres: «Non si stacchi la centrale dalla rete ucraina»

In visita a Odessa, il segretario generale dell’ONU ha chiesto a Mosca di dare continuità al servizio - Gazprom interromperà completamente le forniture di gas del Nord Stream per tre giorni
La situazione resta bloccata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Andrea Colandrea
19.08.2022 23:06

Dopo ripetuti tira e molla, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), con i suoi tecnici, dovrebbe poter accedere quanto prima alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che resta nelle mani dei russi. Lo ha confermato oggi, in una telefonata al presidente francese Emmanuel Macron, il leader del Cremlino Vladimir Putin (la notizia è stata diffusa da Parigi). È presto per dire se si tratti di un vero passo avanti nella crisi che si è creata da settimane attorno all’impianto, che rimane teatro di duri scontri tra forze russe ed ucraine. Oggi lo stesso presidente russo, a questo proposito, ha ribadito al capo dell’Eliseo che le detonazioni nel perimetro della centrale pongono il rischio di una «catastrofe su larga scala». Un rischio di catastrofe che Kiev, neanche a dirlo, imputa però alle forze di Mosca.

Blocchi di alimentazione

I combattimenti - è sotto gli occhi di tutti - rappresentano una minaccia enorme per la sicurezza della centrale più grande d’Europa. E le forze russe, secondo quanto è dato di sapere, pur di non perderne il controllo - dopo le minacce iniziali di farla saltare in aria - starebbero pianificando di spegnere i blocchi di alimentazione e di scollegarla dalla rete ucraina. È il sospetto esternato con preoccupazione, oggi stesso, dall’Energoatom, la compagnia nucleare statale ucraina: «Attualmente l’esercito russo è alla ricerca di forniture di carburante per i generatori diesel che dovrebbero essere accesi dopo lo stop» per alimentare i sistemi di raffreddamento. Dal canto suo, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, oggi in visita a Odessa, ha fatto sentire forte la sua voce, chiedendo espressamente al Cremlino di «non staccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete ucraina» dopo l’allarme di Kiev in questo senso. Intanto, l’intelligence ucraina ha ricevuto una nuova conferma di notizie di preparativi russi per «una provocazione su larga scala». Tanto che da Washington la Casa Bianca ha fatto sapere che «la Russia disprezza la sicurezza nucleare». Una situazione, dunque, che resta ingarbugliata. Un nuovo video che sta circolando online mostra la presenza di mezzi militari russi parcheggiati all’interno della sala turbine connessa a uno dei reattori. Il filmato, secondo la CNN, sarebbe autentico.

Mentre proseguono gli scontri, che oggi si sono concentrati a Kharkiv (i russi cercano di frenare le truppe ucraine per evitare che lancino contrattacchi in altre direzioni), sul piano diplomatico il Pentagono ha annunciato una nuova trance di aiuti militari a Kiev per 775 milioni di dollari, comprese munizioni per i lanciarazzi Himars e Howitzers.

La Russia, intanto, è tornata a mettere pressione sull’Europa attraverso il gas: Gazprom ha comunicato l’interruzione completa delle forniture di Nord Stream per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre. Ufficialmente, ancora una volta, per questioni tecniche, legate alla «manutenzione», ma si tratta dell’ultimo di una lunga serie di stop che hanno messo in grande difficoltà i Paesi UE.

Ferito un reporter svizzero

Infine, oggi, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha segnalato di aver ricevuto negli scorsi giorni la prima denuncia legata alla guerra in Ucraina: riguarda un fotoreporter freelance di Ginevra, ferito da colpi di arma da fuoco. La denuncia è stata presentata dall’ONG ucraina Truth Hound.

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