«Hamas pianifica di costruire la sua base segreta in Turchia»

Hamas avrebbe elaborato un piano per costituire una sua «base segreta» in Turchia, Paese della Nato il cui presidente Recep Tayyip Erdogan rivendica relazioni dirette con la fazione islamica palestinese al potere nella Striscia di Gaza. Lo sostengono fonti politiche e militari in Israele citate dal britannico Times secondo cui la base è stata immaginata per coordinare in avvenire attacchi contro obiettivi israeliani in Stati vicini o in Paesi Nato e per dirigere una rete di «cellule terroristiche» sparse.
Le fonti si rifanno a un documento che sarebbe stato «scoperto» fra le rovine della «casa di Hamza Abu Shanab», indicato come capo dello staff di Yahya Sinwar, leader politico di Hamas a Gaza. Il documento risulta intitolato «Fondare una base in Turchia» ed è stato mostrato all'autore dell'articolo: Ashel Pfeffer, noto giornalista e commentatore militare israelo-britannico che collabora anche col Times, oltre che con varie testate israeliane e americane. Il piano costituirebbe una risposta agli ultimi 10 anni di pressione esercitata dallo Stato ebraico sulla Striscia, prevendendo una sorta di retrovia oltre confine per lo stato maggiore di Hamas, con il trasferimento all'estero del coordinamento delle sue «operazioni speciali future».
Non è chiaro dalle carte se l'iniziativa sia poi concretamente progredita. Il documento citato stima comunque un periodo di tre anni per predisporre la creazione di «cellule militari e case sicure in molti Paesi» del mondo, nonché per l'addestramento di gruppi di commando in grado di condurre atti di «sabotaggio» e «assassinii» mirati. Fra i potenziali obiettivi di attacchi da coordinare dall'estero vengono menzionati «agenti e comandanti del Mossad» o figure pubbliche «israeliane influenti». Mentre si accenna pure al possibile «sabotaggio di unità navali» d'Israele in missione o a «rapimenti».