Ucraina

L'appello di Amnesty: «Alla Conferenza di Lugano si parli di diritti umani»

URC2022, che si terrà lunedì e martedì, «dovrà garantire un sostegno immediato alle persone che soffrono nel Paese devastato dal conflitto», ha domandato l'organizzazione
© Keystone - ATS / Ti-Press
Ats
01.07.2022 12:37

La Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, che si terrà lunedì e martedì a Lugano, dovrà garantire un sostegno immediato alle persone che soffrono nel Paese devastato dal conflitto e concentrarsi sulla questione dei diritti umani. È l'appello lanciato oggi da Amnesty International in vista dell'evento in terra ticinese.

L'aggressione russa non solo ha ucciso o ferito migliaia di persone e sfollato milioni di persone, ma ha anche avuto un impatto catastrofico sui diritti economici e sociali del popolo ucraino, indica oggi l'organizzazione umanitaria in una presa di posizione.

La guerra ha anche lasciato molti senza accesso a case, acqua e servizi igienici, con una disoccupazione diffusa e gravi danni ambientali in tutto il Paese. «Le discussioni sulla ricostruzione dell'Ucraina devono concentrarsi sulla protezione dei diritti delle persone colpite», sottolinea Oksana Pokalchuk, direttrice di Amnesty International Ucraina, citata nella nota.

Secondo Pokalchuk, almeno dieci milioni di persone hanno avuto bisogno di assistenza alimentare e di sostentamento in seguito alle distruzioni causate dalla guerra e più della metà delle imprese del Paese ha dovuto chiudere.

«Amnesty International spera che il governo svizzero utilizzi la conferenza sull'Ucraina per promuovere un ampio piano di politica di sicurezza e di pace. Solo ascoltando le persone direttamente colpite si potrà avere una ricostruzione sostenibile», scrive l'organizzazione per i diritti umani. Qualsiasi progetto di ricostruzione dovrà essere sostenibile, adeguatamente finanziato e mettere in primo piano i diritti umani.

Già il 24 maggio, la Piattaforma ONG Diritti Umani Svizzera - un'associazione di circa 90 organizzazioni non governative (ONG) svizzere, tra cui Amnesty International - aveva chiesto al Consiglio federale di coinvolgere la società civile nella conferenza sull'Ucraina e di inserire i diritti umani nell'agenda in tutti i settori.

Le ONG hanno inoltre espresso la speranza che il governo svizzero utilizzi la conferenza sull'Ucraina per portare alla ribalta una comprensione più ampia della politica di sicurezza e di pace.