Stati Uniti

«Musk al Pentagono per i piani segreti di una guerra con la Cina»

È quanto scrivono il New York Times e, in seconda battuta, il Wall Street Journal – Trump, il Pentagono stesso e il segretario alla Difesa Hegseth, tuttavia, smentiscono
©Alex Brandon
Red. Online
21.03.2025 07:01

Il Pentagono, oggi, avrebbe in programma (ma forse è meglio dire aveva) di informare l'alleato prediletto di Donald Trump, Elon Musk, su un piano top secret dell'esercito statunitense. Un piano, leggiamo, legato a eventuali guerre che potrebbero scoppiare con la Cina. Ne ha dato notizia il New York Times, citando due funzionari del governo. Un terzo funzionario consultato dal quotidiano, invece, si è limitato a dire che, in effetti, ci sarà un briefing incentrato sulla Cina, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli, mentre un quarto funzionario ha riferito solo che Musk sarà al Pentagono venerdì.

La visita del patron di Tesla, SpaceX e X, nonché responsabile del Dipartimento per l'efficienza governativa, è stata confermata dal portavoce della Difesa. Secondo il New York Times, l'accesso di Musk ad alcuni dei segreti militari più custoditi rappresenterebbe un'espansione, netta, del suo ruolo di consigliere di Trump. Non solo, solleverebbe altresì importanti e cruciali interrogativi su potenziali conflitti di interesse. Musk, infatti, è un contractor del Pentagono e ha più di un'attività in Cina. Un briefing incentrato su un potenziale conflitto con la Cina, invero, esiste già e consiste in una ventina, trentina di slide nelle quali viene spiegato come, eventualmente, l'America combatterebbe una guerra diretta con Pechino. Vi sono elencati, altresì, gli obiettivi cinesi da colpire e in quale lasso di tempo. Opzioni, queste, che se caso verrebbero presentate a Donald Trump, il presidente, per prendere le necessarie decisioni. 

Non si capisce, scrive sempre il New York Times, come mai il Pentagono avrebbe insistito per includere Musk in un briefing così delicato e importante. L'alleato di Trump, infatti, non fa parte della catena di comando militare né, ufficialmente, è un consigliere di Trump per le questioni militari che coinvolgono la Cina. Una delle possibili ragioni, secondo il quotidiano statunitense, è legata al fatto che – nell'ottica di tagli «ragionevoli» alla spesa del Pentagono – Musk potrebbe aver bisogno di sapere quali sistemi d'arma il Diparitmento della Difesa intende utilizzare in un potenziale ed eventuale conflitto con Pechino. 

Ore dopo la pubblicazione dell'indiscrezione, gli ufficiali del Pentagono e Donald Trump in persona hanno negato che il briefing in programma oggi contenga piani militari che coinvolgono la Cina. In un post su Truth, il tycoon si è spinto oltre affermando che «la Cina non sarà nemmeno menzionata o discussa». Sean Parnell, il portavoce del Pentagono, una volta uscito l'articolo del New York Times ha contestualizzato l'incontro: «Il Dipartimento della Difesa è entusiasta di dare il benvenuto a Elon Musk al Pentagono venerdì. È stato invitato dal Segretario Hegseth ed è solo in visita». In seguito, Parnell ha postato un messaggio sul suo account X e, riferendosi alle indiscrezioni del New York Times, ha tuonato: «Questa è una notizia falsa al 100%. Semplicemente, sfacciatamente e maliziosamente sbagliata. Elon Musk è un patriota. Siamo orgogliosi di averlo al Pentagono». Il Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, si è aggiunto al coro e, sempre su X, ha commentato: «Questo NON è un incontro sui ''piani di guerra top secret della Cina''. È un incontro informale su innovazione, efficienza e produzione più intelligente. Sarà grandioso».

Quindi, siamo di fronte a una bufala? Non esattamente. Il Wall Street Journal, in maniera del tutto indipendente rispetto al New York Times, è giunto alla medesima conclusione: oggi, Musk avrebbe dovuto essere informato sui piani di guerra in vista di un potenziale conflitto con la Cina. L'incontro, d'altro canto, era stato programmato non nell'ufficio di Hegseth, dove molto probabilmente si sarebbe tenuta una discussione informale sull'innovazione, ma nel cosiddetto Tank, una sala conferenze sicura del Pentagono, solitamente utilizzata per riunioni di alto livello.