Niente gratifica, malumore in Vaticano

CITTÀ DEL VATICANO - La linea di sobrietà, portata da papa Francesco incontra grande simpatia tra i fedeli, ma comincia a far serpeggiare qualche malumore all'interno delle mura vaticane. La cancellazione della gratifica che in passato veniva corrisposta ai dipendenti vaticani con l'elezione di un nuovo Papa è stata accolta con sorpresa tra i circa 4.000 addetti d'Oltretevere. Il bonus che veniva sempre versato all'inizio di un pontificato era particolarmente atteso dagli addetti vaticani e il taglio, specie dopo un periodo di lavoro gravoso come quello della sede vacante e del Conclave, ha innescato mugugni a non finire. "Il peggio è che non siamo stati neanche avvertiti, non c'è stato nessun comunicato - lamenta un dipendente vaticano -. L'abbiamo dovuto apprendere dai giornali".
I dipendenti già non avevano percepito l'altra gratifica prevista in caso di morte del Pontefice, essendo il precedente papato finito per la rinuncia di Benedetto XVI. Per il Vaticano il risparmio è stato notevole. Nel 2005, ad esempio, i dipendenti vaticani avevano ricevuto 1.500 euro ciascuno, mille alla morte di papa Wojtyla e 500 all'elezione di Ratzinger. Fino alla morte di Paolo VI nel 1978, poi, i dipendenti ricevevano addirittura due stipendi extra, uno per la morte del Papa e uno per l'elezione del successore.
"Data la difficile situazione economica generale - ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi -, non è apparso possibile né opportuno gravare i bilanci degli enti vaticani di una considerevole spesa straordinaria non prevista. Il Santo Padre ha disposto invece una elargizione per alcuni enti assistenziali e caritativi attingendo ai fondi disponibili per la carità del Papa, come segno dell'attenzione della Chiesa per le molte persone in difficoltà".