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Bombe a grappolo nella regione di Kherson, esplosioni a Kiev e Zhytomyr – Segui il live

Smentiti eventuali scambi di prigionieri per il battaglione Azov, «il destino dei combattenti dovrebbe essere deciso dal tribunale» – Le sanzioni occidentali hanno portato a gravi problemi di logistica in Russia – Allarme «epidemia sanitaria» a Mariupol – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Bombe a grappolo nella regione di Kherson, esplosioni a Kiev e Zhytomyr – Segui il live
Red. Online
22.05.2022 07:25
21:18
21:18
Zelensky: «Gli uomini devono restare per combattere»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha criticato una petizione con migliaia di firme che gli chiedeva di consentire agli uomini in «età militare» di lasciare l'Ucraina. Secondo il capo dello Stato, riferisce Unian, «non è corretto avanzare tali proposte ora perché centinaia di migliaia di soldati stanno difendendo il Paese al fronte», con «50-100 morti al giorno».

Dall'inizio dell'invasione russa, Kiev ha vietato agli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese in quanto potenziali combattenti. Il Parlamento ucraino ha approvato oggi il prolungamento della legge marziale fino al 23 agosto.

21:15
21:15
Finlandia ottimista su un accordo con la Turchia

«Sono ottimista sul fatto che i problemi» con la Turchia sull'adesione della Finlandia alla Nato «saranno risolti, ma ci vorrà un po' di tempo», potrebbe essere «una questione di settimane». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, in un'intervista alla tv di stato Yle, spiegando che Helsinki potrebbe garantire ad Ankara un monitoraggio più attento della presenza di militanti curdi nel suo territorio.

«Sicuramente questo tipo di garanzie possono essere date alla Turchia. Visto che il Pkk è un'organizzazione inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche in Europa, è importante che anche noi facciamo la nostra parte per evitare attività terroristiche sul suolo finlandese».

Le dichiarazioni di Haavisto sono giunte all'indomani della telefonata tra il presidente finlandese Sauli Niinisto e l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan, che ha ribadito la richiesta di Ankara di porre fine al sostegno di Helsinki ai «terroristi» curdi del Pkk e Pyd e ai membri della presunta rete golpista di Fethullah Gulen. Un'analoga condizione per l'adesione alla Nato è stata posta dalla Turchia alla Svezia.

20:23
20:23
Mosca: «Pronti a riprendere i negoziati con Kiev»

La Russia è pronta a continuare i colloqui con l'Ucraina, che sono stati congelati da Kiev. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

19:53
19:53
Mistero sulla sorte degli «eroi» di Azovstal

Sono quasi 2.500 gli «eroi dell'acciaieria Azovstal» di Mariupol che si sono consegnati alle forze russe dopo l'ordine arrivato direttamente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oggi la vicepremier Iryna Vereshchuk ha ripetuto che l'Ucraina «si batterà per il ritorno di ognuno di loro». Ma sulla loro sorte e sul luogo della loro detenzione, a due giorni dall'evacuazione totale dell'impianto, resta il mistero.

Secondo Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, «sono state detenute e sono in custodia 2.439 persone, di cui 78 donne». Mosca nei giorni scorsi ha anche diffuso alcuni video della resa. Ma nelle immagini non compare mai il comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko, portato via dall'acciaieria «con un veicolo blindato speciale» per proteggerlo «dall'ira» della folla, secondo la versione dei russi. Né Serhiy Volynskyy, detto Volnya, comandante della 36. brigata speciale della Marina ucraina, una delle principali forze a difesa dell'Azovstal.

Sabato il negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, Leonid Slutsky, aveva affermato che Mosca valuterà «la possibilità» di uno scambio di prigionieri tra combattenti del reggimento Azov e l'oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, uomo considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev. Salvo poi rimangiarsi tutto. Dal canto suo Pushilin ha annunciato che i combattenti catturati - tra cui alcuni non meglio precisati cittadini stranieri - dovranno affrontare un tribunale. Una prospettiva difficile considerato che funzionari russi e media statali hanno bollato per mesi quei combattenti come neonazisti e criminali, piuttosto che come prigionieri di guerra. «Credo che la giustizia debba essere ripristinata. C'è una richiesta in tal senso da parte della gente comune, della società e, probabilmente, della parte sana di mente della comunità mondiale», ha sostenuto Slutsky.

Non è dato sapere se prima di dare l'ordine di evacuazione dall'acciaieria Zelensky abbia concordato anche un possibile scambio. Il presidente ucraino ha però rivelato che l'intesa per arrivare all'uscita dei combattenti è stata complessa. «Ho negoziato con Turchia, Svizzera e Israele. In primo luogo è stato con la Francia a causa delle relazioni dei leader con la Federazione Russa», ha detto, citato da Ukrinform, aggiungendo che anche le Nazioni Unite hanno svolto un ruolo.

19:09
19:09
Kiev definisce la Russia uno «Stato terrorista»

Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che definisce la Russia come «Stato terrorista». Lo ha riferito su Twitter il deputato Roman Hryshchuk.

17:39
17:39
Kiev vieta i simboli dell'invasione russa

Il Parlamento ucraino ha approvato una legge che vieta i simboli dell'invasione russa, compresi quelli contenenti le lettere Z e V. Lo rendono noto i media ucraini.

Il nuovo disegno di legge vieta la creazione di ong che utilizzano simboli di guerra russi e le cui attività sono finalizzate a diffondere la propaganda di guerra e a minare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.

Le lettere «Z» e «V», che non esistono nell'alfabeto russo, sono state usate per simboleggiare il sostegno all'invasione russa dell'Ucraina. Vengono utilizzate per contrassegnare i veicoli militari russi sul campo di battaglia.

17:29
17:29
Domani incontro tra Lukashenko e Putin

Il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko è arrivato nella città turistica sul Mar Nero di Sochi, dove incontrerà domani il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha annunciato il sindaco di Sochi, Alexey Kopaigorodsky, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

«Sochi è diventato nuovamente un luogo per importanti colloqui tra Stati. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è arrivato nella nostra città per incontrare il presidente russo Vladimir Putin», ha scritto il sindaco su Telegram. I due si incontreranno domani. Il portavoce del Cremlino aveva annunciato l'incontro venerdì.

Secondo il sindaco di Sochi, questi importanti incontri sono dedicati ai temi del rafforzamento delle relazioni tra stati. L'ufficio stampa del Cremlino aveva detto che l'incontro di Sochi si sarebbe focalizzato sulla discussione di temi chiave sull'ulteriore sviluppo delle relazioni Russia-Bielorussia, sul processo di integrazione dello Stato dell'Unione e i problemi dell'agenda internazionale e regionale.

Il portavoce del Cremlino Peskov aveva spiegato che i due presidenti hanno concordato questo incontro durante l'ultimo summit dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto). Il leader bielorusso aveva già detto di avere in programma di discutere con la controparte russa le misure per rafforzare la cooperazione bilaterale su questioni come il nodo dell'import sotto le sanzioni occidentali.

15:07
15:07
Ucraina nell'UE? «Tra 15 o 20 anni»

L'ingresso dell'Ucraina nell'UE ci vorranno «15 o 20 anni, sarà molto lunga». Lo ha detto il nuovo ministro francese per gli Affari europei, Clement Beaune, affermando che nel frattempo potrebbe entrare a far parte della comunità politica europea proposta dal presidente Emmanuel Macron. «Bisogna essere onesti. Se si dice che l'Ucraina entrerà in 6 mesi, 1 anno o 2 anni, si mente. Non è vero», ha affermato a Radio J. «Nel frattempo dobbiamo agli ucraini un progetto politico nel quale possano entrare», ha aggiunto.

15:07
15:07
Duda vuole Kiev nell'UE

«Non mi fermerò finché l'Ucraina non diventerà un membro dell'Unione Europea». Lo ha affermato il presidente polacco Andrzej Duda, parlando al Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, come riporta il Guardian.

15:06
15:06
«Gruppi sabotaggio ucraini in territorio bielorusso»

Il segretario del Consiglio di sicurezza bielorusso Oleksandr Wolfovych ha affermato che «gruppi di sabotaggio e ricognizione ucraini» sono entrati nel territorio della Bielorussia. Lo riportano i media statali di Minsk, secondo cui sono circa 20 mila le truppe ucraine schierate nei pressi del confine con la Bielorussia, distribuite tra le regioni di Rivne, Kiev e Chernihiv.

Nei giorni scorsi, Minsk ha annunciato il rafforzamento delle sue unità di sicurezza frontaliere e l'acquisto dei sistemi missilistici russi S-400 e Iskander.

14:10
14:10
Esplosioni nelle regioni di Kiev e Zhytomyr

Esplosioni nella regione di Kiev sono state registrate intorno alle 13.30, le 12.30 ora svizzere. Subito dopo sono state segnalate anche nella vicina regione di Zhytomyr. Lo riferisce Ukraine 24.

Gli amministratori locali hanno avvisato sui cellulari i cittadini ad andare nei rifugi. Secondo i media ucraini le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto un missile russo nella regione della Capitale.

14:07
14:07
A Mariupol solo con il «pass russo»

L'Ucraina deve poter decidere il proprio futuro. Lo ha detto il presidente polacco nel suo discorso al parlamento ucraino. «Si sono sentite voci preoccupanti secondo cui l'Ucraina dovrebbe cedere alle richieste di Putin. Solo l'Ucraina ha il diritto di decidere sul proprio futuro», ha detto Andrzej Duda secondo quanto riporta il Guardian. Il presidente polacco è il primo leader europeo a tenere di persona un discorso al Parlamento ucraino dall'inizio dell'invasione russa.

Intanto, a Mariupol si entra e si esce solo con un pass rilasciato dai russi. Lo comunica il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko su Telegram. Secondo il consigliere del sindaco, d'ora in poi è necessario ottenere un pass per auto e passeggeri per entrare a Mariupol. Il permesso è valido per tre giorni, ma è una tantum (cioè si può usare una sola volta). «Il lasciapassare - spiega il consigliere del sindaco - vengono rilasciati dall'ufficio del comandante degli occupanti nei punti di filtrazione di Mangush e Vynohradne. Per lasciare Mariupol in auto è necessario un pass per viaggiare. E anche per viaggiare nel distretto di Mariupol (senza entrare in Mariupol) serve un pass, che deve essere ottenuto a Mangush».

«Dialogare con un Paese che ha preso in ostaggio centinaia di milioni di persone? Abbiamo un'idea migliore: il mondo deve concordare il trasferimento dei sistemi MLRS (lanciarazzi multiplo, ndr) e delle altre armi pesanti necessarie all'Ucraina per sbloccare il Mar Nero. Poi faremo di tutto noi stessi»: Lo ha scritto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podoliak su Twitter sull'emergenza alimentare dopo il blocco del grano ucraino nei porti da parte dei russi.

13:44
13:44
Bombe a grappolo su Kherson

I russi hanno lanciato bombe a grappolo su un villaggio nella regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina uccidendo tre persone.

Lo riferisce l'amministrazione statale regionale di Kherson su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. Nel villaggio di Belozersk, «dopo i bombardamenti a grappolo ieri da parte degli occupanti tre persone sono state uccise e 10 abitazioni private sono state parzialmente distrutte», si spiega.

12:44
12:44
Lituania, da oggi stop alle forniture energetiche russe

Da oggi la Lituania taglia completamente le importazioni di forniture energetiche dalla Russia, compresi petrolio, elettricità e gas naturale. Il Ministero dell'energia lituano aveva annunciato in una nota venerdì, secondo quanto riferisce la CNN, che la borsa elettrica pan-europea Nord Pool aveva deciso di interrompere gli scambi di elettricità russa con il suo unico importatore nei paesi baltici, l'utility russa Inter RAO, una mossa con cui il paese non avrebbe più importato energia russa.

«Non è solo una pietra miliare estremamente importante per la Lituania nel suo percorso verso l'indipendenza energetica, ma è anche un'espressione della nostra solidarietà all'Ucraina», ha spiegato il ministro dell'energia Dainius Kreivys: «Dobbiamo smettere di finanziare la macchina della guerra».

12:43
12:43
Il video postato dalla first lady ucraina

La First lady ucraina Olena Zelenska ha condiviso sui social un video dei cittadini ucraini che si sono rifugiati in Polonia per sfuggire alla guerra: «L'Ucraina è fortunata ad avere un vicino come la Polonia, che è diventata il suo più caro amico non solo geograficamente. Ma gli ucraini sognano di tornare a casa e di invitare i polacchi a casa loro», ha scritto, citata da Ukrinform.

«Tornerò»: queste le parole ripetute da ogni ucraino che è stato costretto a lasciare la propria casa. «Tornerò alla mia scuola. Alla mia tazza. Ai miei castagni. Ai parenti. Siamo sfortunati ad avere un vicino che dimostra fratellanza con i missili e il terrore. Ma siamo estremamente fortunati ad avere un altro vicino, la Polonia, che è diventata il più stretto amico dell'Ucraina», ha sottolineato Zelenska. Secondo la First Lady ucraina, la Polonia ha già ospitato circa 3 milioni di rifugiati ucraini e ha fornito loro non solo una sistemazione temporanea, ma anche cure regolari, medicine e istruzione gratuite.

«Torneremo, perché non c'è niente di meglio che tornare a casa. E inviteremo sicuramente i polacchi per ringraziarli per qualcosa di più della semplice ospitalità, per la vera assenza di confini. Grazie, amici», ha aggiunto Zelenska. Più di 10 milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case dall'inizio dell'invasione russa, e circa 5 milioni di loro sono fuggiti all'estero.

12:14
12:14
Ferito Shevchyk

L'autoproclamato capo dell'amministrazione popolare di Energodar Andriy Shevchyk, chiamato il sindaco russo, e le sue guardie del corpo sono rimasti feriti nell'esplosione della sua abitazione.

Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, Dmitry Orlov, citato dai media ucraini.

Shevchyk fa parte della fazione pro-Russia Opzh, si è schierato dalla parte dell'esercito russo e ha creato nella città un «consiglio popolare».

Secondo il sindaco Orlov nel territorio occupato di Energodar, gli imprenditori locali sono costretti a pagare «tasse» ai russi e a negoziare con Andriy Shevchyk.

11:26
11:26
A Kiev foreste e autostrade tra i luoghi più minati

A Kiev, tra le zone più pericolose per la presenza di mine e proiettili ci sono foreste e autostrade. Lo indica l'amministrazione militare della città di Kiev su Telegram, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda, che indica le foreste Pushcha-Vodytsya, Vynohradar, Sviatoshynskyi e le autostrade in direzione di Zhytomyr (a ovest) e Vyshhorod (a nord).

«A seguito delle ostilità durante la difesa di Kiev in alcune parti del territorio sono stati minati sia dai militari ucraini che dal nemico. Anche a causa dell'uso di aerei e artiglieria del nemico sono rimasti oggetti esplosivi che non sono esplosi : proiettili, bombe, mine», spiega l'amministrazione militare cittadina, ricordando che nella capitale «è vietato visitare e entrare nel territorio delle foreste della capitale con veicoli, ad eccezione di quelli utilizzati a fini forestali».

10:54
10:54
Mariupol, ora l'epidemia sanitaria?

Il sindaco ucraino di Mariupol, Vadim Boychenko, lancia un allarme di epidemia sanitaria causata dalle sepolture di massa in fosse poco profonde in tutta la città e dalla rottura dei sistemi fognari potrebbero provocare una crisi sanitaria. «Oltre alla catastrofe umanitaria creata dagli occupanti e dai collaborazionisti (russi), la città è sull'orlo di un'epidemia di malattie infettive», ha dichiarato su Telegram.

Boychenko ha aggiunto che le piogge estive minacciano di contaminare le fonti d'acqua e ha fatto pressione sulle forze russe affinché permettano ai residenti di lasciare la città in sicurezza.

Intanto, i soldati russi stanno minando le strade e i ponti nella regione dell'Ucraina meridionale di Kherson. Lo riferisce l'amministrazione locale citata dal Kiev Independent. A causa delle mine le vie di evacuazione dei residenti sono bloccate, dicono gli amministratori, mentre l'intero distretto di Kherson continua ad essere colpito dai bombardamenti. La notte scorsa sono state segnalate numerose esplosioni in molte aree dell'Oblast, ha aggiunto l'amministrazione.

Nella regione di Izyum, nell'est dell'Ucraina vicino al Donbass, i russi «si preparano a riprendere l'offensiva e stanno bombardando gli insediamenti di Vernopil, Dibrivne e Dovgenke». Lo fa sapere il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov su Telegram, assicurando che comunque le «forze armate ucraine mantengono le loro posizioni e non consentono al nemico di avanzare».

Nelle ultime 24 ore, i soldati russi hanno continuato a bombardare anche la città di Kharkiv e gli insediamenti nella regione. «A seguito del bombardamento di Saltivka, 5 civili sono rimasti feriti. Gli occupanti hanno anche sparato sul distretto di Loziv, il villaggio di Distretti di Shevchenkove e Chuguiv - 3 feriti. Altri 3 feriti nella città di Dergachi», spiega Sinegubov. «I combattimenti continuano nella regione. Nella direzione di Kharkiv, il nemico, come nei giorni precedenti, è concentrato sul mantenimento dei confini occupati e sulla prevenzione dell'ulteriore avanzamento delle Forze armate» ucraine.

10:53
10:53
La rara intervista a Olena Zelenska, moglie di Zelensky

«Nessuno mi sottrae mio marito, nemmeno la guerra». Sono le parole di Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

In una rara intervista televisiva, in cui appare insieme al marito, rilanciata dalla Bbc, racconta di come ha vissuto l'inizio della guerra e questi due mesi e mezzo in cui il marito non l'ha visto quasi mai.

È solo la seconda volta che la coppia appare insieme dall'inizio della guerra, precisa l'emittente britannica, aggiungendo che la «first lady» è rimasta a lungo in un luogo segreto per motivi di sicurezza. Nell'intervista Zelensky e la moglie sono seduti ad un tavolo rotondo, insieme a due giornalisti ucraini, apparecchiato per un the pomeridiano, con tazze e teiera di ceramica e biscotti. Zelensky indossa la solita divisa militare, la moglie in giacca beige e camicia verde militare.

«La nostra famiglia è distrutta, come qualunque famiglia ucraina», spiega Zelenska, che alla giornalista che le chiede se la guerra le ha portato via suo marito replica: «Nessuno mi sottrae mio marito, nemmeno la guerra. Ma sì, lui vive per il suo lavoro e noi quasi non riusciamo a vederlo. Non l'abbiamo visto affatto per due mesi e mezzo. Ci siamo solo parlati al telefono», spiega. «E sono molto grata per questa occasione perché questa intervista ci permette di passare del tempo insieme», dice Zelenska spostando lo sguardo sorridente verso il marito, che a sua volta aggiunge ridendo: «Si, un appuntamento in Tv. Grazie».

L'intervista passa poi al giorno in cui cui scoppiò la guerra: «Ricordo di essermi svegliata con suoni strani all'esterno, come probabilmente è accaduto a tutti. Era buio, quasi notte, e ho visto che Volodymyr non era accanto a me. Sono andata nella stanza accanto ed era già vestito con un abito, ma senza cravatta. Gli ho chiesto: "Che sta succedendo?" E lui mi ha risposto: "È iniziata". Non riesco a descrivere le emozioni, ansia, stupore. Mi ha detto questo e se n'è andato. Dopo - conclude - non ci siamo visti per molto tempo».

© Evgeniy Maloletka
© Evgeniy Maloletka
10:00
10:00
I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk

I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk da quattro direzioni ma per ora sono stati respinti. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, come riporta Unian.

La città in prima linea nel Lugansk è ora a rischio di accerchiamento dopo che 12 persone sono state uccise e altre 40 ferite dai bombardamenti russi, ha aggiunto Gaiday. «I bombardamenti continuano dalla mattina alla sera e anche per tutta la notte», ha detto in un video postato su Telegram.

Intanto, Dmitrij Suslov, direttore del Centro studi europei e internazionali alla Scuola superiore di Economia di Mosca, politologo vicino al Cremlino ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera che le posizioni occidentali non sono accettabili per la Russia e questo porterà al prosieguo della guerra. «L'Occidente vuole una sconfitta russa. E non è disposto a sottoscrivere un accordo per noi accettabile».

«Guardi l'ultimo comunicato del G7 - prosegue -, dove si dice chiaramente che rifiuterà qualsiasi modifica dei confini». Secondo Suslov, se la posizione occidentale è questa non ci può essere accordo: «ciò significa che la guerra continuerà e che la Russia probabilmente lancerà un attacco contro Odessa per tagliare l'Ucraina dal Mar Nero».

Qual è la sua fotografia della situazione? «La Russia è ancora concentrata soprattutto sul Donbass. Il ritmo dell'avanzata non è così rapido come il Cremlino vorrebbe - risponde il politologo -. Ci sono complicazioni che hanno molteplici motivi. In primo luogo, la leadership politica russa esita ad aumentare il livello delle truppe impegnate nella guerra, che pure molti esperti consigliano. Il governo è impegnato a continuare la lotta con un numero limitato di forze. Per quanto ne so, la ragione dietro questa scelta è che si vuole preservare una percezione di vita normale in Russia. Vogliono che il popolo pensi che c'è una operazione speciale in corso da qualche parte, che però non ha alcun impatto sul quotidiano», spiega.

09:30
09:30
Colpiti mille appartamenti nella regione di Kharkiv

Pesante bilancio dell'attacco missilistico russo di venerdì su Lozova, nella regione orientale di Kharkiv: colpiti oltre mille appartamenti e 11 strutture scolastiche. Il sindaco, citato dalla CNN, ha detto che «le cifre sono scioccanti: colpiti 11 istituti scolastici, tra cui cinque scuole. Non si sa ancora di che entità siano i danni subiti da un ospedale e da una clinica. Anche il Palazzo della Cultura è stato completamente distrutto», ha dichiarato.

«Tra le strutture scolastiche danneggiate c'è la filiale di Lozova dell'Istituto Superiore di Automobili e Strade di Kharkiv.

Nell'attacco erano rimaste ferite sette persone, tra cui un bambino di 11 anni. Lozova si trova a circa 73 chilometri a sud-ovest di Izium, città occupata dai russi nella regione di Kharkiv.

09:26
09:26
La situazione nel Donbass è estremamente difficile

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto la situazione nel Donbass come «estremamente difficile» nel suo ultimo discorso nazionale, citato dal Guardian.

L'Ucraina intende chiedere all'Organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco) di togliere alla Russia lo status di membro dell'Unesco. Lo riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform, precisando che la bozza di risoluzione, la n. 7394, è stata registrata al Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada. «Come membro dell'Unesco, l'Ucraina ha sempre condiviso i principi dell'organizzazione e si è presa cura del patrimonio culturale che si trova nel proprio territorio. Ma i bombardamenti di artiglieria e gli attacchi aerei e missilistici lanciati dalla Federazione russa e la sua leadership mirano a distruggere il patrimonio storico e culturale secolare dell'Ucraina. Alla luce di questo, l'Ucraina considera inaccettabile che la Russia sia presente nell'Unesco. La Verkhovna Rada dell'Ucraina si appella all'Unesco perché tolga alla Federazione russa lo status di paese membro dell'Unesco», si legge nella nota esplicativa alla bozza di risoluzione. Il documento è attualmente all'esame della Commissione per la politica umanitaria del Parlamento di Kiev.

Intanto l'esercito russo ha distrutto il ponte tra Severodonetsk e Lysychansk nella regione orientale ucraina di Lugansk, «questo complicherà notevolmente l'evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari», ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai, citato dalla Cnn. Gaidai ha spiegato che è la seconda volta che il ponte viene distrutto, tuttavia per il momento c'è ancora «un collegamento tra le città». L'esercito russo - ha ricordato - aveva fatto esplodere il ponte mentre si ritirava durante la liberazione di Lysychansk nel luglio 2014. Da allora, le comunicazioni tra le città di Severodonetsk e Lysychansk - entrambe con una popolazione di circa centomila persone - sono state difficili. Il ponte è stato ricostruito nel 2016.

«In questi giorni a Severodonetsk, Lysychansk e Belogorovka i bombardamenti non si fermano nemmeno per un'ora. I russi usano l'artiglieria giorno e notte. Ogni vita salvata da questi insediamenti è importante per noi oggi. Quei 57 evacuati sono ora al sicuro e protetti», ha detto Gaidai. Ieri il bilancio dei bombardamenti a Severodonetsk era stato di 6 civili uccisi.

Stando al Ministero della difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence, l'unica unità operativa russa dei veicoli di supporto ai carri armati BMP-T Terminator è stata probabilmente schierata sull'asse dell'offensiva del Donbass verso Severodonetsk. «La loro presenza - viene precisato - indica che il gruppo centrale delle truppe russe (Cgf), che è l'unica unità impiegata per questo veicolo, è coinvolta in questo attacco». Lo stesso raggruppamento, precisa l'intelligence, «aveva in precedenza sofferto pesanti perdite nel tentativo fallito di sfondare la parte orientale di Kiev nella prima parte della guerra». «La Russia ha sviluppato il Terminator dopo aver visto la necessità di fornire una protezione specifica ai carri armati da battaglia usati durante le guerre in Afghanistan e Cecenia», spiega l'intelligence, aggiungendo però che a Severodonetsk, che «resta una delle immediate priorità tattiche della Russia, con un massimo di 10 Terminator schierati è improbabile che diano un impatto significativo» all'operazione.

08:36
08:36
Russi minacciano nave civile straniera

I russi hanno cercato di allontanare, minacciando l'uso delle armi, una nave civile straniera, che stava transitando nelle acque territoriali dell'Ucraina, vicino all'Isola dei serpenti. Lo riferisce Ukrinform, citando il servizio stampa delle forze armate ucraine su Facebook.

«Il 21 maggio, la nave civile Britta K, che batte bandiera della Repubblica del Togo, mentre transitava nelle acque territoriali ucraine nei pressi dell'Isola dei serpenti, ha ricevuto un segnale dai russi che chiedevano di lasciare le acque territoriali della Russia, altrimenti avrebbero utilizzato le armi», spiegano le forze armate.

Secondo la Marina ucraina, ciò conferma i tentativi della Russia di appropriarsi illegalmente del territorio dell'Ucraina, anche senza pseudo-referendum.

08:05
08:05
Missili su un villaggio nella regione di Zaporizhzhia

Nella notte le truppe russe hanno sparato missili contro infrastrutture civili di un villaggio nel distretto di Vilna nella regione di Zaporizhzhia (nel sud dell'Ucraina), causando delle vittime. Lo fa sapere l'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia su Telegram, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. Secondo le prime informazioni, ci sono cittadini feriti.

07:54
07:54
Trovati i corpi di altri due civili uccisi a Bucha

Altri due civili uccisi dai russi sono stati trovati nel distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo riporta l'Ukrainska Pravda, citando la Polizia della regione di Kiev. Ieri gli investigatori della polizia della regione di Kiev «hanno riesumato i corpi di due residenti del villaggio di Buzova. I civili furono uccisi dagli occupanti durante i combattimenti nella regione di Bucha», spiega la Polizia su Facebook. «Un'anziana è stata uccisa a fine febbraio durante i bombardamenti nel proprio cortile, e all'inizio di marzo, gli invasori hanno ucciso suo nipote 27.enne. I parenti hanno seppellito i morti nel cimitero locale». La Polizia della regione di Kiev fa sapere di avere finora «già individuato ed esaminato 1290 corpi di cittadini morti durante i combattimenti nella regione».

07:40
07:40
Il punto alle 07.00

Il negoziatore russo e capo della commissione per gli affari internazionali della Duma, Leonid Slutsky, ha smentito di aver aperto alla possibilità di uno scambio di prigionieri tra i combattenti del Battaglione Azov e l'oligarca filorusso Medvedchuk. «La mia opinione non è cambiata: non ci dovrebbe essere uno scambio con i combattenti dell'Azov, che sono banditi nella Federazione russa, e il loro destino dovrebbe essere deciso dal tribunale», ha scritto in un post su Telegram, ripreso dall'agenzia Tass. Slutsky in questa occasione ha i criticato i media «a cui piace prendere delle citazioni fuori contesto» e li ha invitati a non fare «sensazionalismo dal nulla». In precedenza Interfax aveva reso noto, citando Slutsky, che la Russia stava valutando la possibilità di uno scambio di prigionieri con l'Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e Medvedchuk. Slutsky in questa precisazione su Telegram ha spiegato che «tutte le questioni relative al politico ucraino Viktor Medvedchuk dovrebbero essere discusse da "coloro che hanno la competenza appropriata"».

Nel nord dell'Ucraina, «nelle direzioni Volyn e Polissya le unità delle forze armate della Repubblica di Bielorussia hanno intensificato la ricognizione ed è stato notato il dispiegamento di ulteriori mezzi di ricognizione elettronica nelle aree di confine della regione di Gomel». Lo evidenzia lo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev nell'ultimo aggiornamento precisando che «c'è una minaccia di attacchi missilistici e aerei sul territorio dell'Ucraina dal territorio della Repubblica di Bielorussia». In generale, i russi proseguono «le azioni offensive nella zona dell'operazione orientale» e continuano a «lanciare missili e attacchi aerei sul territorio» ucraino, con un aumento «dell'intensità dell'uso dell'aviazione per distruggere le infrastrutture critiche degli insediamenti nella zona di combattimento attiva». In particolare, i russi continuano a bombardare a nord, «nelle regioni di Sumy e Chernihiv», ma anche ad est, «in direzione di Donetsk», dove «stanno cercando di sfondare la difesa» ucraina «e raggiungere i confini amministrativi della regione di Lugansk». Inoltre, nella regione russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, i russi hanno «schierato i lanciatori del sistema missilistico operativo-tattico Iskander-M».

Nel frattempo, il ministro dei Trasporti russo Vitaly Savelyev ha affermato che le sanzioni per la guerra in Ucraina hanno portato a seri problemi con la logistica in Russia, secondo quanto riporta il media in lingua russa Meduza. «Le sanzioni imposte oggi alla Federazione Russa hanno praticamente rotto tutta la logistica del nostro Paese. E siamo costretti a cercare nuovi corridoi logistici», ha detto Savelyev ai giornalisti durante una visita nella regione di Astrakhan. Secondo il ministro, le autorità russe risolveranno i problemi sorti con l'aiuto del corridoio di trasporto Nord-Sud, che attraversa i porti del Caspio di Astrakhan sul Volga.

Il presidente polacco Andrzej Duda é arrivato in Ucraina, dove interverrà al Parlamento. Lo rende noto la presidenza della Polonia sul suo account Twitter, sottolineando che Duda sarà il primo capo di Stato straniero a tenere un discorso alla Verkhovna Radad dell'Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte della Russia. In una recente intervista al Polska Times - ricorda l'agenzia Ukrinform -, Duda ha espresso l'opinione che la guerra della Russia contro l'Ucraina dovrebbe concludersi con il ritorno di tutti i territori occupati a Kiev. L'ha definita una questione estremamente importante per sé stesso, per la sicurezza della Polonia e per il futuro. Duda ha anche sottolineato di avere ottimi rapporti personali con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader polacco ha detto che nei primi giorni di guerra temeva per la vita del presidente ucraino e che quindi le loro conversazioni in quel periodo erano quotidiane.