Petizione online contro Bertoli

BELLINZONA - Non c'è un attimo di tregua per il presidente del Consiglio di Stato, Manuele Bertoli. Prima la obbrobriosa pagina di Facebook contenente minacce ed epiteti inqualificabili - il cui creatore è stato denunciato -, poi un secondo gruppo, sempre sul social network più famoso del mondo, con la esplicita richiesta di dimissionare dal ruolo di capo del Governo, infine un appoggio virtuale giunto dalla pagina "Io sto con Bertoli".
La storia però non è finita. No perché sabato è stata creata una petizione online contro Bertoli dai toni nuovamente infuocati: "Manuele Bertoli, non rappresenti il popolo ticinese. Vattene!", questo il suo titolo.
Nella descrizione dell'istanza si replica quanto già sostenuto dal gruppo "Chiediamo le dimissioni di Bertoli", promosso dal giovane Oreste Pejman, già candidato alle comunali di Lugano per il PPD, Generazione giovani: ovvero le dimissioni del ministro socialista. "Votiamo tutti la petizione affinché Manuele Bertoli lasci libero il posto di Consigliere di Stato che, dopo il penoso e vergognoso discorso del Primo di Agosto, non rappresenta più il 70% della popolazione Ticinese. È una vergogna avere un politico che anziché fare il bene della propria gente fa di tutto per renderla succube. Ha tradito la promessa di rispettare la costituzione Ticinese! VERGOGNA!".
Parole forti, dicevamo, che alimenteranno ulteriormente il polverone di polemiche sollevatosi negli scorsi giorni.
Al momento la petizione online può contare su 272 firmatari. (vedi link in alto a destra), mentre su Facebook viene per l'appunto promossa dal gruppo "Chiediamo le dimissioni di Bertoli" e da "Piazza Ticino.