Quei campioni a portata di selfie: sarà un 2026 da sogno

«Gli eventi costituiscono un elemento chiave della nostra strategia e di quella della Città nell’ambito del turismo sportivo, settore nel quale puntiamo con convinzione, ad esempio con i ritiri e i campi di allenamento. Tali appuntamenti generano inoltre ricadute economiche significative, soprattutto in termini di pernottamenti, ristorazione e commercio». Juri Clericetti gongola. Il direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR) pregusta un 2026 con i fiocchi.
Manca solo l'ACB...
Il ritorno del Torneo giovanile internazionale Under 19 (a Pasqua) e del Galà dei castelli (oggi «GalAthletics», il 30 agosto) e, soprattutto, la tappa del Giro d’Italia del 26 maggio con partenza proprio dalla Turrita ed arrivo a Carì. Un cartellone da leccarsi i baffi. Un anno, sulla carta, irripetibile. Anzi, manca la promozione dell’ACB in Super League. Ma per quella bisognerà ancora aspettare...
Visibilità eccezionale
Per la capitale e le valli si prospetta una visibilità eccezionale. Di sicuro superiore a quella avuta, quest’anno, con i mondiali di basket amatoriale senior e con la Festa cantonale di lotta svizzera a Biasca nonché con l’arrivo del Tour de Suisse a Santa Maria in Calanca. «Manifestazioni che, alla pari di altre che sosteniamo finanziariamente e a livello promozionale, confermano le elevate capacità organizzative della Città. Sono appuntamenti che regalano una vetrina importante e prestigiosa a Bellinzona ed al nostro territorio», sottolinea Juri Clericetti.

Che star, cara Turrita
A tutto ciò si aggiunge - in riferimento al «GalAthletics» - la possibilità per l’OTR di entrare in contatto con delle star conosciute in Svizzera e nel resto del mondo. «La collaborazione con l’evento mira proprio a questo: individuare campioni europei, mondiali e olimpici che possano promuovere Bellinzona e la regione sui mercati turistici per noi strategici. È stato il caso, nel 2024, di Ditaji Kambundji, allora vicecampionessa europea e diventata poi campionessa del mondo nel 2025, e di Gianmarco Tamberi, campione olimpico nel 2021. Entrambi hanno garantito una visibilità eccezionale tramite i loro canali social».
E se piove? «Fa niente...»
Se pensiamo che nel 2026 la Pasqua sarà «bassa» (cadrà ad inizio aprile), ecco che il Torneo Under 19 sarà un colpaccio pure per gli alberghi: «In questo periodo la meteo non è sempre delle migliori, ma essendo lo sport d’élite meteo-indipendente, l’evento garantirà un’occupazione di base interessante, permettendo in altre parole di mettere “fieno in cascina” in anticipo».

Ovunque si parla di noi
Bellinzona ovunque. Sui principali quotidiani italiani e stranieri. Sui siti d’informazione. Sui blog curati dagli appassionati di ciclismo. E persino sui social. Tutti pazzi per la Turrita e, in particolare, per Carì. Con i suoi 22 tornanti l’ascesa alla località medioleventinese ricorda quella mitica all’Alpe d’Huez del Tour de France. Il prossimo Giro d’Italia potrebbe dunque decidersi nella nostra regione. Una tappa dura, la sedicesima (su 21), in agenda il 26 maggio, non tanto per i 113 chilometri che rientrano nella media, ma per le salite previste, come quella doppia a Leontica e quella finale, che faranno la differenza.
La ragione sta nel mezzo
Per alcuni si tratta di un’ascesa «spaventosa» e «brutale» in virtù della pendenza media dell’8%, per altri invece la tappa (che darà inizio alla terza settimana) è «molto facile. Il Giro sta diventando soft?». Come sempre la ragione sta nel mezzo. Gli organizzatori le hanno dato quattro stelle (di difficoltà) su un massimo di cinque.
Quello che porterà i corridori ai 1.650 metri di altitudine di Carì è uno dei sette traguardi in salita della prossima corsa rosa. Gli altri sono i seguenti: Blockhaus, Corno alle Scale, Pila, Andalo, Alleghe (Piani di Pezzè) e Piancavallo. La carovana affronterà il tracciato disegnato per l’ultima volta dal direttore Mauro Vegni, il quale in febbraio andrà in pensione dopo 31 edizioni: «Sarà un Giro moderno, equilibrato, insidioso ed esigente».

Sostenibilità e territorio
Il Bellinzonese ospiterà pure la tappa del Giro-E, da Biasca a Carì, al quale partecipano vecchie glorie del pedale e volti noti dello sport e della televisione della vicina Penisola. «Non si tratta soltanto di un appuntamento sportivo di prestigio, ma di un simbolo dell’incontro tra mobilità elettrica, turismo sostenibile e valori del ciclismo moderno», si legge nella nota diffusa negli scorsi giorni dal Comitato organizzatore ticinese.








