Vallemaggia

Cevio aumenta le tasse causali per far quadrare i conti

Proposti rincari per la fornitura di acqua potabile e per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti - Malgrado queste misure, nel 2026 è atteso un disavanzo di quasi 400 mila franchi - Conti in rosso anche per Lavizzara
Il ripristino dei danni dell’alluvione costerà parecchi milioni. © CdT/Gabriele Putzu
Spartaco De Bernardi
02.12.2025 06:00

Fragile. È questo il termine che accompagna da qualche anno a questa parte la situazione finanziaria del Comune di Cevio. E se questa costante valeva prima del 2024, dopo la tragica alluvione della notte tra il 29 ed il 30 giugno di quell’anno lo scenario si è fatto, dal punto di vista dei conti pubblici, ancor più preoccupante. Sono infatti milionarie le spese che l’ente locale sarà chiamato a sostenere, ed in parte lo ha già fatto, per finanziare le opere di ricostruzione e di premunizione contro i pericoli naturali. Il Cantone ne è consapevole ed ha già stanziato degli aiuti straordinari in favore di Cevio, così come di Lavizzara. E anche la Confederazione si appresta a farlo: la settimana scorsa il Consiglio federale ha infatti messo in consultazione la proposta di stanziare un aiuto federale straordinario di 17 milioni, da suddividere tra le zone di Ticino, Grigioni e Vallese più duramente colpite dal maltempo. All’Alta Vallemaggia dovrebbe essere destinata una dozzina di milioni.

Misure non più procrastinabili

Se questi fondi straordinari rappresentano una benefica boccata d’ossigeno per le casse comunali, il futuro prossimo si annuncia assai impegnativo sul fronte finanziario. Tanto che il Municipio guidato dalla sindaca Wanda Dadò ha deciso di adottare delle misure che non potevano più essere procrastinate. E questo per evitare di erodere in modo irreparabile le riserve accumulate negli anni. La proposta contenuta nel preventivo 2026 è quella di rivedere al rialzo le tasse per i servizi di distribuzione dell’acqua potabile e di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Impossibili altri tagli di spesa

«Altri tagli alle spese di gestione corrente - annota l’Esecutivo nel messaggio sui conti dell’anno prossimo - non sono razionalmente possibili e un ulteriore aumento del moltiplicatore (passato quest’anno dal 90 al 94% per le persone fisiche e al 113% per quelle giuridiche, ndr.) non porterebbe ad alcun risultato di rilievo». Per porre rimedio alla fragile situazione finanziaria in cui si trova il Comune «bisognerà, insieme, trovare nuove soluzioni». Anche perché il futuro di Cevio non deve essere solo ricostruzione, ma anche sviluppo, come dimostra il Municipio con il progetto del Lido Alpino. Sviluppo che richiede finanze il più stabili possibile. Una prima misura individuata per iniziare a raddrizzare la situazione è, dunque, la correzione verso l’alto dei balzelli per acqua potabile e rifiuti. La tassa base per quest’ultimo servizio prevede aumenti compresi tra i 15 (persone singole) e i 55 franchi (esercizi pubblici con alloggio e/o refezione). Per le economie domestiche formate da due o più persone, la tassa base passerà da 110 a 135 franchi. Medesimo aumento per le residenze secondarie. E veniamo all’acqua potabile: per le abitazioni primarie, la tassa base lieviterà da 170 a 200 franchi, quella di consumo da 60 a 70. Lo stesso vale per le abitazioni secondarie, mentre i maggiori aumenti (fino a 75 franchi) riguardano gli esercizi pubblici e le attività industriali.
Malgrado questi correttivi, per il 2026 ci si attende un disavanzo che sfiora i 400 mila franchi, senza, come detto, ulteriori aumenti del moltiplicatore d’imposta. Un risultato che è determinato da un fabbisogno di 2,1 milioni e da un gettito stimato in 1,7 milioni.

Costi residui da quantificare

Una chiusura in rosso dei conti 2026 si prefigura anche per il Comune di Lavizzara. Il preventivo che sarà discusso nella seduta del 18 dicembre indica infatti un disavanzo d’esercizio di 130 mila franchi. Anche in questo caso, a pesare sui conti sono i lavori di ripristino dei dei danni causati dall’alluvione del 2024. «Nel 2026 alcuni interventi saranno conclusi e quindi si potranno, finalmente, tirare le dovute somme. Solo a quel momento si saprà quali e quanti saranno i costi a carico del Comune» osserva il Municipio, assicurando che farà tutto il possibile affinché queste operazioni pesino il meno possibile sulle casse pubbliche. In questa prospettiva è di buon auspicio il risultato avuto dalle donazioni spontanee e dalla raccolta fondi sin qui attuata. Altro aspetto positivo è rappresentato dal sostegno finanziario straordinario da parte di Cantone e Confederazione, a copertura dei costi residui a carico del Comune. Costi generati da interventi specifici per la protezione della popolazione e del territorio. «Tuttavia, benché la solidità finanziaria del Comune possa essere considerata tutto sommato buona, quello che ancora ci attende in opere di ripristino dei danni e nell’edificazione di strutture (Centro sportivo e caserma pompieri), indispensabili per la Lavizzara, consigliano prudenza in ambito finanziario». La guardia sarà dunque mantenuta alta.